Ormai è cosa nota: i barconi carichi di disperati salpano dalla Libia e, che piaccia o meno, ‘automaticamente’ l’Italia finisce per rappresentarne il porto d’attracco. Intendiamoci, parliamo di povera gente che, nella maggior parte dei casi non ha nemmeno il nostro Paese quale meta d’arrivo, ma altri come la Germania, il Regno Unito, ecc. Certo, qualcuno poi, ‘strada facendo’, ‘opta per noi’ ma, il problema vero, è la famosa ‘quota’ di immigrati che ciascun paese Ue dovrebbe ‘accollarsi’, puntualmente disattesa.
Oltretutto, c’è l’impegno (umanamente indiscutibile) delle varie ong sparse nel tratto d’acqua che ci separa dal nord Africa, pronte a prestare soccorso. Anche qui si tratta di imbarcazioni di organizzazioni umanitarie, che battono bandiere ‘lontane’ da noi: Germania, Olanda, ecc. come dire, ‘porti’ ragionevolmente poco pratici per prestare i primi soccorsi e l’accoglienza. E dunque, anche in questo caso, dalle navi ong, gli immigrati vengono sbarcati nel sud dell’Italia.
Migranti: alla fine, è sempre lo storico altruismo degli italiani a risolvere le situazioni…
Quindi, in un contesto ‘politico europeo’ che fa tante parole e pochi fatti, puntualmente la ‘questione’ migranti’ continua a ‘rimbalzare’ fra la Libia e l’Italia.
Noi, come sempre, con grande generosità ed umanità facciamo qual che possiamo (basti vedere l’eroismo degli agenti che, l’altra notte, si sono buttati nel mare gelato per salvare donne e bimbi a rischio annegamento), e siamo certi che nella maggior parte degli italiani batte un cuore cristiano.
Dunque, non c’è da prendersela con questi ‘poveracci’, traghettati come bestie ed ‘assicurati’ ad un futuro che difficilmente li accetterà.
Migranti, le navi ong: “Abbiamo salvato oltre 800 persone, fra cui bambini, donne incinte e feriti, ci serve un porto”
Detto questo per ‘preparare’ la nostra sopportazione ai soprusi europei in quanto, nelle ultime 48 ore, le navi umanitarie ‘Sea Eye 4’ ed ‘Ocean Viking’, hanno salvato e messo al sicuro oltre 1.100 migranti, raccolti e salvati in diverse operazioni avvenute in ‘acque internazionali’.
Di qui ‘accorato appello’ delle ong che hanno ‘avvertito’: “In sole 48 ore, il nostro equipaggio ha salvato oltre 800 persone. Tra i sopravvissuti ci sono bambini, donne incinte e feriti. Per tutti, l’eccezionale situazione a bordo deve cessare immediatamente. Abbiamo bisogno di un rifugio sicuro”.
Come dire, non Olanda (vergognoso ‘paradiso fiscale in Europa!), ma ancora una volta: ‘Italia, aiutaci tu…’
Max