Un altro barcone di legno dalla Libia con 55 persone a bordo. È stata la nave dell’Ong Open Arms a localizzarla: a bordo ci sarebbero anche 4 bambini e 3 donne incinte, in condizioni molto precarie e rischio disidratazione.
Migranti, la Open Arms lascia Napoli per Lampedusa
L’Ong ha spiegato i dettagli in un tweet. “Li abbiamo assistiti e abbiamo attivato le amministrazioni competenti per prenderli in carico”. Undici persone sono state portate a Lampedusa per motivi sanitari, mentre barchino è stato portato nel porto di Pozzallo.
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Il barchino intercettato dalla Open Arms era ad alcune miglia da Lampedusa ma in zona di competenza di Malta. Per questo motivo il capo missione Riccardo Gatti ha chiamato il Centro di Coordinamento Marittimo de La Valletta, ma da Malta nessuna risposta.
A quel punto, dopo la consegna di acqua e cibo, la Open Arms ha scortato i migranti fino all’ingresso nelle acque di competenza italiana, dopodiché la motovedetta CP 302 e una della Guardia di Finanza hanno agito.
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“Vista la totale assenza di organizzazioni nella zona che possano documentare quello che sta accadendo e garantire un intervento rapido in caso di necessità, la nostra missione sarà quella di proteggere con la nostra presenza le persone in pericolo di vita, fin quando le autorità preposte non ci sostituiranno”. Così in un comunicato la ong spagnola Proactiva Open Arms nel lasciare il porto di Napoli destinazione Lampedusa.
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