Migranti in Libia: violazione leggi internazionali?

Secondo alcune indiscrezioni l’Onu riterebbe che ritorno dei migranti in Libia da una barca italiana potrebbe violare la legge internazionale.
Le Nazioni Unite dicono che un rimorchiatore italiano che ha salvato più di 100 persone nel Mediterraneo e le ha rimandate in Libia potrebbe aver violato la legge internazionale. Un portavoce dell’agenzia di migrazione ha detto che non è stato possibile stabilire la posizione del salvataggio, che è la chiave per stabilire i diritti dei migranti, sebbene alcune altre parti coinvolte nel caso abbiano fatto affermazioni contraddittorie sull’incidente incluso il luogo in cui è avvenuto. L’organizzazione benefica spagnola Proactiva Open Arms ha detto che l’Asso 28, una nave di supporto per la piattaforma petrolifera, li ha salvati dalle acque internazionali lunedì e li ha portati in Libia, il loro paese di partenza. I migranti salvati in acque internazionali non possono essere riportati in un luogo in cui le loro vite sono messe in pericolo. Sia l’ONU che l’Unione Europea hanno riconosciuto che la Libia non è sicura. La guardia costiera italiana ha detto inizialmente che il salvataggio è stato coordinato dalla guardia costiera libica, e in seguito ha chiarito che l’operazione aveva avuto luogo nella cosiddetta area di “ricerca e salvataggio (SAR)” della Libia. La guardia costiera libica non è stata immediatamente disponibile per un commento. La SAR della Libia non è chiaramente definita, ma è ampiamente capita di estendersi ben oltre le sue acque nazionali. Un portavoce dell’agenzia per la migrazione degli Stati Uniti ha detto che l’agenzia sta ancora indagando sul caso ma ha confermato il ritorno dei migranti in Libia. Ha detto che i libici prima gli hanno detto che l’operazione di salvataggio è stata effettuata da “una nave sconosciuta”, poi ha cambiato la loro versione e ha detto che la barca di salvataggio era libica. Il capo della missione di Open Arms, Fabrizio Gatti, ha contraddetto la versione libica e ha detto che un membro dell’equipaggio della Asso 28 gli ha detto per telefono che la barca italiana ha portato a termine il salvataggio e stava riportando i migranti in Libia. Ha detto che aveva una registrazione della conversazione. Asso 28 è ora attraccato a Tripoli, la capitale libica, secondo Marine Traffic, un servizio di informazioni in tempo reale sui movimenti delle navi. Il salvataggio coincide con una crescente percezione tra i gruppi per i diritti umani che alcuni paesi europei stanno prendendo una linea sempre più dura nei loro sforzi per ridurre il numero di migranti che arrivano sulle loro coste, dopo che il nuovo governo italiano ha chiuso i suoi porti in imbarcazioni di salvataggio nelle scorse settimane .