Sta per prendere sempre più forma ed assumere, di conseguenza, dei contorni di particolare efficacia decisionale ed operativo il noto meeting che a Budapest tiene alti diversi delicati temi del momento europeo generale.
Il meeting rappresenta un nodo di svolta prinpalmente sul tema tanto delicato e di profonda attualità al momento, vale a dire quello sui migranti e sugli spostamenti di intere schiere di uomini e donne alle porte ed alle frontiere, spesso chiuse, dei principali paesi europei. Allincontro sarà importante la presa di posizione dei capi di governo del gruppo di Visegrad – Viktor Orban per l’Ungheria, Mateusz Morawiecki per la Polonia, Andrej Babis per la Repubblica Ceca e Peter Pellegrini per la Slovacchia – insieme al cancelliere austriaco, Sebastian Kurz.
Al centro dell’agenda ci sarà la questione della politica europea sui migranti e la protezione delle frontiere dell’Ue. La tutela della frontiera di ogni singolo paese non deve tuttavia deprimere la necessità morale ed etica di salvaguardare la vita di chi è in difficoltà.
“Il focus sarà sugli sforzi per proteggere le frontiere esterne, in particolare un rafforzamento di Frontex e misure contro l’immigrazione illegale sopratutto sulla via dell’Albania”, ha specificato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz prima della partenza per uno dei convegni più attesi al momento.