Un’accusa infamante quella giustamente contestata polizia ungherese: traffico di esseri umani. Protagonista, ieri, un 52enne fermato vicino Budapest (nei pressi del lago di Balaton), alla guida di un furgone diretto in Germania con 33 siriani a bordo.L’uomo, secondo Sky, avrebbe affermato invece di aver raccolto i profughi infreddoliti. C’erano anche due donne siriane a bordo del furgone, riferisce la polizia. Il mezzo, su cui erano stipati 33 migranti, è un Fiat Ducato di colore rosso. Prosegue incessante l’esodo verso l’Ungheria: nel corso delle ultime 24 ore sono entrati altri 3.226 migranti e profughi dalla vicina Serbia. Si tratta in maggioranza di siriani, afghani, iracheni, pachistani. Ma c’è anche la rotta balcanica: circa 7.600 migranti e profughi, provenienti in prevalenza dalla Siria, sono entrati nelle ultime ore in Macedonia dalla Grecia. Diverse centinaia di migranti stanno attraversando il confine tra Ungheria e Serbia nei pressi di Rozske, dove sorge il campo di raccolta flagellato dalle piogge di questi giorni. Alcuni gruppi di profughi lasciano i binari e attraversano i campi per evitare di essere identificati. Lo constata l’inviato dell’ANSA sul posto. In Ungheria i profughi vengono portati sui bus verso l’Austria, anche senza identificazione. “Salite, vi portiamo al confine con l’Austria”: è quello che hanno detto gli agenti a decine e decine di migranti ancora non identificati, tra i quali tante donne e bambini, stipati nella stazione di Szeged, non lontano dal confine con la Serbia, dove avevano trovato rifugio da pioggia e freddo. Quasi tutti erano arrivati dal campo di raccolta di Rozske, travolto dal fango dopo una una valanga d’acqua caduta dal cielo che ha flagellato tutta la regione. I mezzi della polizia, compreso uno con targa olandese della missione Frontex, erano arrivati alla stazione presidiata da una ventina di volontari ungheresi e cechi. Dopo una specifica richiesta dell’ufficiale di polizia in comando, hanno convinto i profughi a salire su alcuni mezzi delle forze di sicurezza ed altri civili. Dapprima, molti migranti hanno deciso di restare all’interno della stazione, non fidandosi della promessa degli agenti. Infine, sono saliti tutti a bordo dei bus e minivan, anche i più dubbiosi. La stazione ora è deserta. All’esterno è rimasta solo una famiglia di profughi, ospitata in una delle tende messe a disposizione dai volontari austriaci. Ieri la Danimarca ha sbloccato i treni con la Germania ma l’Austria ha interrotto il transito ferroviario “da e per” l’Ungheria a causa di un imminente “sovraccarico” per l’afflusso di migranti. Maggiori aiuti da parte della Ue per fronteggiare l’emergenza migranti sono stati sollecitati dai ministri dell’interno di Serbia e Ungheria, incontratisi a Subotica, nel nord della Serbia a ridosso della frontiera fra i due Paesi. “Noi ci aspettiamo un appoggio da parte della Ue per risolvere questo problema, poiché né Serbia né Ungheria possono farlo da sole, e questo sia in termini finanziari che di capacità logistiche”, ha detto il ministro dell’interno serbo Nebojsa Stefanovic al termine di un colloquio con il collega magiaro Sandor Pinter. Entrambi hanno espresso la volonta’ di rafforzare la collaborazione nella crisi migratoria. La Serbia, ha detto Stefanovic, concederà l’asilo a coloro che ne hanno diritto e ne fanno domanda, mentre lascerà proseguire il viaggio a tutti quelli che intendono raggiungere i Paesi del nord Europa. Per Pinter, l’Ungheria vorrebbe che il problema si risolvesse ai confini dell’area Schengen, distinguendo tra coloro che hanno diritto all’asilo e i migranti economici, che non hanno diritto a entrare nella Ue. L’Ue fa sapere che il Patto di Stabilità si applica “a tutti gli Stati in modo coerente, prendendo in considerazione tutti i fattori rilevanti. Viene fatto e sarà fatto alla luce delle circostanze specifiche e a tempo dovuto. Per ora non speculiamo” su possibili flessibilità per le spese sostenute per rifugiati e migranti. La Polonia intanto ha aperto al sistema di ricollocamento per quote proposto dalla Commissione. E il presidente Juncker ha avuto una colazione di lavoro con gli ambasciatori dei 28 (Coreper), che oggi si riuniscono in vista del consiglio Affari interni straordinario di lunedì.
IL DRAMMATICO ESODO SIRIANO. GLI USA: NE ACCOGLIEREMO 10MILA
I migranti che “volontariamente abbandonano Darul-Islam (la casa dell’Islam) per recarsi nelle terre degli infedeli compiono un grave e pericoloso peccato e mettono a rischio la vita e le anime dei loro figli”.E’ l’anatema lanciato dall’Isis, nella loro rivista Dabiq, dove campeggia una foto di Aylan, il piccolo siriano annegato su una spiaggia turca. Gli Usa sono pronti a potenziare la loro risposta all’emergenza umanitaria relativa ai rifugiati, fino a considerare di accogliere 10mila migranti siriani nel prossimo anno. Lo ha riferito il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, sottolineando che Obama ha dato indicazione di lavorare in questa direzione. Mentre gli Usa promettono rifugio ai siriani, ieri proprio da lì si è mosso un vero e prorpio esodo alla volta dei Balcani…
IN UNGHERIA PROFUGHI TRATTATI COME BESTIE
Profughi in gabbia, nutriti come bestie. E’ la denuncia di una volontaria austriaca, Michaela Spritzendorfer-Ehrenhauser, che ha pubblicato un breve video registrato nel campo ungherese di Roszke, al confine con la Serbia. E la situazione sembra addirittura peggiorare di ora in ora: il premier ungherese ha infatti dichiarato che gli illegali saranno arrestati senza esitazione. Ricordiamo chel’Ungheria ha chiesto di essere cancellata dai Paesi beneficiari (lo è assieme a Grecia e Italia) dei 120mila ricollocamenti intra-Ue proposti da Bruxelles. La richiesta – si apprende – é stata presentata alla riunione degli ambasciatori dei 28 che torneranno a vedersi domenica, in vista del consiglio Affari interni