(Adnkronos) – Peggiorano le condizioni di salute tra i 179 naufraghi a bordo dell’Humanity 1. Tra i migranti, soccorsi tra il 22 e il 24 ottobre scorsi nel Mediterraneo centrale in tre diverse operazioni, si sta diffondendo la febbre. “La loro salute mentale e fisica sta peggiorando, a causa delle basse temperature della notte molti hanno la febbre. I test Covid sono tutti negativi”, dice Silvia, la dottoressa di bordo. Già 17 le richieste inviate dal capitano alle autorità competenti per l’assegnazione di un porto di sbarco. Tutte rimaste sinora senza esito. “Sono molto preoccupata anche per le previsioni meteo – aggiunge Silvia -. Il fatto che adulti e minori non accompagnati condividano un così piccolo spazio potrebbe peggiorare di molto le loro condizioni nei prossimi giorni”.
A soffrire maggiormente sono proprio i minori. Oltre 100 quelli che hanno affrontato il viaggio da soli. Il naufrago più giovane è un neonato di sette mesi. “Tutti hanno vissuto eventi traumatici nei loro Paesi di origine, in Libia e durante la traversata in mare”, spiegano dall’Ong. I segni dell’orrore che si sono lasciati alle spalle li portano sul corpo. “Hanno cicatrici di colpi di arma da fuoco e di coltelli”, spiega Luca, lo psicologo di bordo che insieme al resto dell’equipaggio si prende cura di loro. Ai soccorritori dell’Ong tedesca, alcuni hanno raccontato di aver visto annegare la notte prima dei soccorsi familiari e amici, caduti in acqua dal gommone sovraccarico. Almeno sei i dispersi. “I sopravvissuti soffrono di insonnia, hanno pensieri confusi e segni di dissociazione. Hanno bisogno di sbarcare adesso”.