(Adnkronos) –
Le partenze di migranti dalle coste dell’est della Libia “sono in aumento”, con i miliziani del gruppo Wagner alleati del generale Khalifa Haftar in Cirenaica che usano i flussi verso l’Europa come “uno strumento per ricattare l’Occidente in generale e l’Italia in particolare”. Lo dicono all’Adnkronos fonti di Tripoli, confermando l’allarme del nostro Paese sull’aumento del numero di migranti in arrivo dalle aree sotto il controllo del gruppo fondato dall’oligarca vicino al Cremlino, Evgeny Prigozhin, nell’ambito della guerra ibrida condotta da Mosca.
Guerra ibrida che comprende la continua destabilizzazione della Libia, tanto che ancora nei giorni scorsi ha respinto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite l’iniziativa di pace dell’inviato dell’Onu, Abdoulaye Bathily, che punta all’approvazione di una roadmap e della legge elettorale entro giugno, per poi arrivare al voto entro la fine dell’anno.
Le stesse fonti a Tripoli ricordano che in Libia ci sarebbero tra i mille e i duemila mercenari di Wagner, per la maggior parte dispiegati tra la base aerea di Jufra, nella parte centrale del Paese, e Sirte. I mercenari russi hanno a disposizione 9 Mig-29, riferiscono le stesse fonti, sottolineando che nell’ultimo anno. dopo la guerra in Ucraina, il loro numero si è notevolmente ridotto. “Fino a un anno fa si parlava di circa cinquemila uomini – riferiscono le fonti, ammettendo che non ci sono comunque mai state cifre ufficiali relative alla loro presenza – ma negli ultimi mesi ne è stata richiamata la maggior parte per essere ridispiegata in Ucraina”.
Nella capitale libica si circoscrive poi l’allarme rilanciato in Italia sulla prossima partenza di 685mila migranti dalle coste del Paese nordafricano: “Quel numero si riferisce agli stranieri presenti in Libia, ma non è detto che siano tutti pronti a partire per sbarcare sulle coste italiane”.