“Un contributo di emergenza di cento milioni di euro e una squadra di cinquecento tecnici per accelerare i rimpatri degli irregolari, quali misure straordinarie per sostenere lItalia nellaffrontare lemergenza immigrazione: solo briciole dall’Europa”. Così l’Osservatore Romano scrive a proposito delle disposizioni che Jean-Claude Juncker, in qualità presidente della Commissione Ue, ha illustrato al premier Gentiloni attraverso una lettera. “Ben poco commenta ancora il quotidiano della Santa Sede – se si considera la portata della tragedia in atto nel Mediterraneo (ieri tredici morti in un nuovo naufragio al largo della Libia) nonché gli innumerevoli appelli, lanciati da più parti, sulla necessità della cooperazione e di una strategia comune. Appelli rimasti sulla carta”. LOsservatore descrive “tiepida la reazione del governo italiano”, e rimarca che, attraverso “un messaggio su Twitter, il premier Gentiloni ha ringraziato la commissione, auspicando tuttavia che a tali impegni corrisponda mobilitazione dei partner Ue a fianco dellItalia”. Il quotidiano cattolico non ha dubbi: “quel che è sotto gli occhi di tutti, ma che pochi vogliono vedere, è il fatto che lattuale situazione nel Mediterraneo chiede un approccio globale che sia in grado di affrontare in maniera unitaria e coerente tutta una serie di temi. Sul tavolo, infatti, non c’è soltanto la questione dei ricollocamenti. Ieri al Viminale, si è tenuto il primo incontro tra le autorità italiane e le ong sul cosiddetto codice di condotta delle organizzazioni umanitarie. Un accordo sembra lontano”. Ma cè anche dellaltro: la riforma del diritto di asilo, senza la quale ogni misura sui ricollocamenti è inutile. Oggi la Corte Europea di giustizia ha stabilito che lo Stato in cui i migranti arrivano è competente per lesame delle richieste di asilo, anche in situazioni straordinarie. Insomma, tutto resta come prima”.
M.