(Adnkronos) –
Microparticelle di plastica nel seme umano. E’ quanto trovato da un team di ricercatori di diverse università italiane in 6 campioni su 10 di liquido seminale di uomini sani, non fumatori residenti in un’area ad alto impatto ambientale della Campania. I risultati – che confermano l’ulteriore minaccia ambientale per la riproduzione umana, già segnata da record sempre più negativi, in particolare sul versante maschile – sono contenuti in uno studio, pubblicato in preprint sulla rivista ‘Science of the Total Environment’, presentato in anteprima al congresso della Società italiana della riproduzione umana (Siru), in corso a Siracusa.
Già a gennaio 2023, sulla rivista ‘Toxics’, lo stesso gruppo aveva individuato per la prima volta microplastiche in urine di residenti dell’area nord di Napoli e Salerno. L’esatta composizione chimica delle microplastiche ritrovate nello sperma umano di questo studio fa riferimento a polipropilene (Pp), polietilene (Pe), polietilene tereftalato (Pet), polistirene (Ps), polivinilcloruro (Pvc), policarbonato (Pc), poliossimetilene (Pom) e materiale acrilico.
“L’origine di questi frammenti potrebbe essere varia e può comprendere cosmetici, detergenti, dentifrici, creme per il viso e il corpo, adesivi, bevande, cibi o anche particelle areodisperse nell’ambiente, per cui le vie di ingresso nell’organismo umano possono avvenire attraverso l’alimentazione, la respirazione ed anche la via cutanea” spiegano Oriana Motta e Maria Ricciardi dell’Università degli Studi di Salerno, ed Elisabetta Giorgini dell’Università Politecnica delle Marche.