I cari amanti della bella stagione dovranno definitivamente fare il cambio stagione e abbandonare lidea delle passeggiate allaria aperta. È infatti in arrivo una forte perturbazione che aprirà ufficialmente le porte alla stagione autunnale. Lallerta meteo prevista per oggi ha diramato lemergenza soprattutto per il Sud della penisola: unarea di bassa pressione sul Mediterraneo centrale continuerà a determinare instabilità sulle regioni meridionali, in particolare sulle aree ioniche. I sindaci di Catanzaro e di Soverato hanno disposto, per ragioni di sicurezza, la chiusura delle scuole. Adottata la stessa misura precauzionale anche nel Crotonese: studenti a casa. Ma non solo, le note dei primi cittadini invitano a restare in casa, prevedendo la protezione civile eventi tali da mettere in pericolo lincolumità della gente.?Il Dipartimento della Protezione Civile dintesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Lavviso prevede il persistere di precipitazioni occasionalmente abbondanti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La situazione più preoccupante in Basilicata, Puglia centro meridionale, Calabria e gran parte della Sicilia. Piogge meno intense – allerta gialla dunque – su Molise, Campania, Puglia settentrionale, Sicilia occidentale e Pantelleria.?Lultimo violento nubifragio a Palermo cè stato alla fine di agosto. Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, a seguito dellallerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile regionale per oggi – indicando un “livello di elevata criticità con fenomeni che possono costituire pericolo per la incolumitàdelle persone che si trovano nelle aree a rischio” – ha disposto lordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e ha attivato il Centro operativo comunale (Coc).?”Si invitano i cittadini alla massima prudenza – si legge in una nota – richiamando le raccomandazioni diffuse dalla Protezione civile a non mettersi in viaggio se non strettamente necessario; a evitare i sottopassi; ad abbandonare i piani seminterrati o interrati se ubicati in zone depresse o a ridosso di fiumi, torrenti tombati; a non sostare in prossimità di aree con versanti acclivi che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di massi”.