“Finora nel confronto con gli imprenditori del settore, abbiamo trattato i temi del Welfare, dellAssistenza sanitaria integrativa, della Previdenza complementare; della Formazione, della Salute e della Sicurezza”, Rocco Palombella, segretario generale Uilm, affida allagenzia di stampa AdnKronos il suo pensiero in merito allormai evidente distanza tra i sindacati dei metalmeccanici e Federmeccanica-Assistalper la chiusura della vertenza contrattuale che “è nella voce salario.Seguiranno, il 24 e 25 febbraio nella sede di Confindustria, gli approfondimenticon la controparte sui temi relativi gli aspetti retributivi, linquadramento, le regole contrattuali e della partecipazione; lorganizzazione del lavoro, gli orari, la Flessibilità, le politiche del lavoro. Dagli approfondimenti si cercherà la sintesi e in questo passaggio già si coglierà la fase negoziale nella sua essenza, quella, cioè che tende a realizzare un buon contratto per entrambe le parti sedute al tavolo. Al momento aggiunge il segretario Uilm – la distanza tra i sindacati metalmeccanici e Federmeccanica-Assistal sta proprio nella voce del salario”. Cè da sottolineare che il contratto dei metalmeccanici, scaduto il 31 dicembre scorso, riguarda circa 1,6 milioni di lavoratori. E lattuale proposta della controparte, dice ancora il sindacalista “così comè, significa limitare gli aumenti salariali,con iminimi digaranzia,delcontratto nazionale solo al cinque per cento dei lavoratori. Dobbiamo trovare il modoaffinché gli imprenditoridel settoreripensino questo meccanismo,suggerendo un sistemacondivisoche preveda aumenti per lintera platea dei lavoratori interessati”. Dunque tempi serrati e difficoltosi, quelli che incorniciano la chiusura del contratto, che alimentano una vertenza aggiunge Palombella – che “se ha visto piattaforme differenti di Fim-Uilm da una parte e Fiom dall’altra, vede oggi tutti i sindacati fare pressing sugli imprenditori del settore affinchési dia un epilogo positivo alla vertenza contrattuale”.
M.