Messina: non ancora risolta l’emergenza idrica
“Abbiamo lavorato tutta la notte per quelli che sono i progetti per risolvere in maniera quasi definitiva il problema a Catalabiano – dichiara Leonardo Termini, il Presidente dell’Amam – il nostro obiettivo è risolvere i disagi in modo definitivo”. I tecnici dell’Amam ( Azienda meridionale acque Messina) hanno lavorato senza sosta alla rete idrica di Catalabiano, in provincia di Catania, che fornisce la città di acqua. Intanto, i Messinesi sono esasperati, c’è chi utilizza l’acqua minerale per lavarsi: “Da cittadino messinese mi vergogno di esserlo, siamo stati abbandonati da tutti, non ci aiutano”. I tecnici di Sicilacque hanno riparato il bypass di forza d’Agrò che collega l’acquedotto di fiumefreddo a quello dell’Alcantara. La condotta fornisce la città di 500 litri al secondo a fronte dei mille necessari per coprire tutta la rete idrica. i cittadini usufruiscono dell’erogazione dell’acqua solo per poche ore e sono costretti a fare interminabili file per raccogliere l’acqua. Disagi anche per scuole e ospedali che sono stati forniti di autobotti dalla protezione civile. Inatanto sono stati stanziati 3 milioni di euro, 2 milioni da parte dello Stato e un milione da parte della Regione Siciliana per realizzare un secondo bypass e intervenire sulla frattura di Catalabiano. Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per Messina. Ad essere in ginocchio è soprattuto la parte alta della città. I tecnici della rete idrica hanno elaborato un nuovo progetto che prevede l’utilizzo di tre tubazioni flessibili per aggirare la zona del guasto. Il sindaco Renato Accorinti spiega: “Bisogna fare un bypass di 1.2 km per superare il fronte della frana. E’ un lavoro molto impegnativo che richiede un certo tempo più lungo. E’ chiaro che il comune non può intervenire su altri territori. un acquedotto di 70 km non è compito nostro. la spesa per poter monitorare un acquedotto di 70 km e le montagne che hanno un dissesto idrogeologico non può essere di competenza nostra”. Oltre a Messina, anche le province di Benevento, Siena e Genova piangono le coseguenze degli ingenti danni provocati dalle abbondanti piogge.