Nonostante la condotta sia stata riparata, ci vorranno almeno 12 ore prima che arrivi nelle case dei messinesi”, dice Leonardo Termini presidente dell’Amam, l’azienda Meridionale acque.
Intanto continuano i disagi per i cittadini, che si mettono in fila per racimolare qualche litro di acqua dalle cisterne delle autobotti, inviate insieme all’esercito, o acquistandola a prezzi esorbitanti dal mercato nero, andando a spendere fino a 500 euro per duemila litri di acqua.
Oltre alle forze militari, è intervenuta anche la Guardia di Finanza a tutelare i cittadini, predisponendo controlli contro ogni manovra speculativa, accertando situazioni di ingiustificato aumento dei prezzi al dettaglio e all’ingrosso dell’acqua minerale, sia negli esercizi commerciali, sia nella grande distribuzione. I controlli hanno riguardato le imprese di trasporto dell’acqua, verificando la possessione delle previste autorizzazioni sanitarie e amministrative, da parte delle stesse per scongiurare rischi alla salute pubblica dovuti a carenze igenico sanitarie.
In questa delicata situazione, il primo cittadino di Messina, puntando il dito sul dissesto idrogeologico di anni di cementificazione sconsiderata, sarebbe intenzionato a chiedere lo stato di calamità.
Marzio Taccetti