Continua ad aggravarsi di ora in ora il bilancio del violento sima (di magnitudo 7.1), che ieri ha colpito lo stato di Morelos (rimasto completamente al buio), una vasta area a circa 100 km di distanza da Citta del Messico. Nella Capitale le conseguenze sono state comunque forti, con edifici devastati e 87 vittime accertate, oltre a un numero elevato di feriti. Complessivamente, al momento, nellarea del terremoto le vittime sono almeno 216 (impressionante la vicenda di decine di scolaretti uccisi dal crollo della scuola) tuttavia, continuando nella sua opera di soccorso (molti tra civili e studenti, si sono unite alle migliaia di militari e operatori delle squadre di soccorso che stanno scavando sotto le macerie), la Protezione civile messicana ha azzardato che il bilancio del grave sisma potrebbe arrivare a mille morti, per una perdita economica tra uno e 10 miliardi di dollari. Come ha affermato il presidente Pena Nieto, “La priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti. Abbiamo di fronte una nuova emergenza nazionale. Cè poi da aggiungere che il precedente sisma, avvenuto due settimane fa, ha lasciato circa 3,8 milioni di messicani senza elettricità. A tal proposito il presidente ha predisposto l’installazione di generatori per assistere il lavoro delle squadre di soccorso che sono andate avanti tutta notte: “Forse possiamo ancora trovare persone vive sotto le macerie”, ha affermato speranzoso Nieto. Riguardo alleventuale coinvolgimento dei nostri connazionali l’Unità di crisi della Farnesina ha affermato che “è al lavoro per le verifiche”, ed ha lanciato un messaggio agli italiani che si trovano nellarea colpita dal sisma, affinché si attengano alle indicazioni delle autorità locali”.
M.