Nella realtà nessuno può sapere quali e quanti segreti accordi e, soprattutto, quante ‘vagonate di soldi’ si celano dietro l’inedito addio di Lionel Messi al Barcellona. Lui ha pianto disperato in mondovisione, quasi stesse vivendo una ‘disgrazia’.
Certo, noi ‘illusi’, che nonostante tutto vogliamo continuare a voler vedere il ‘lato romantico del calcio’, sulle prime ci siamo anche commossi. Del resto è qui che negli anni Messi è diventato il numero uno al mondo; qui ha messo su qualcosa come ben sei palloni d’oro, ed una cifra di gol impressionante. Per non parlare poi dei soldi guadagnati. Già i soldi incassati.
Ma allora, vista la ‘veneranda età’ raggiunta, vista la crisi del club catalano, non sarebbe stato forse più opportuno – per ‘riconoscenza’ ed esempio – rinunciare anche a due stipendi, per poi ritirarsi definitivamente da ‘eroe’?
Sarà che noi italiani abbiamo avuto la fortuna di avere due immensi campioni di opposte generazioni – Gigi Riva e Francesco Totti – che hanno preferito rinunciare ai soldi, continuando ad onorare la maglia che li ha praticamente scoperti e lanciati…
Ma come dicevamo, oggi il calcio è soprattutto business, e chissà cosa c’è dietro questo ‘più volte rimandato addio’. Fatto sta che, dopo ‘le crisi’, oggi Lionel è giunto a Parigi con un jet privato, pronto ad indossare la maglia del Paris Saint Germain. Un arrivo abbastanza ‘festoso’, visto che quando il campione argentino si è affacciato da una sala privata dello scalo aereo di Le Bourget, per salutare i numerosi tifosi accorsi a dargli il benvenuto, ‘la Pulce’ indossava una t-shirt con su scritto ‘Ici c’est Paris’, che altro non è che il motto del club parigino. Casualità?
Certo, quei 35-40 milioni a stagione di cui si parla evidentemente hanno un loro peso!
Ad ogni modo per domani alle 11 è prevista la conferenza stampa di presentazione.. quel lacrime per lui saranno solo un brutto ricordo…
Max