“Sono molto felice di essere qui. Tutti sanno che il mio addio al Barcellona è stato difficile da gestire dopo tanti anni. Venire qui mi ha data felicità e voglia di ricominciare. Voglio allenarmi presto, conoscere compagni e staff tecnico per iniziare questa nuova tappa della mia carriera”. Sono le prime parole da giocatore del Paris Saint Germain di Leo Messi durante la conferenza stampa di presentazione presso l’auditorium del Parco dei Principi a Parigi.
“Neymar e Mbappé? Sarà bellissimo, ci sono stati molti acquisti nuovi e già ce n’erano di fortissimi. Giocherò con i migliori e questo è sempre bellissimo”, aggiunge il sei volte Pallone d’Oro, accompagnato dalla moglie Antonella Roccuzzo e dai tre figli. “Quanto ha influito Neymar in questo trasferimento? Conoscevo alcune persone all’interno dello spogliatoio: Paredes, Di Maria, Neymar, sono stati importanti, fattore determinante perché io potessi scegliere il Psg”, dice ancora.
E sugli obiettivi: “Vengo qui perché il Psg è ambizioso e siamo pronti a lottare per vincere tutto. Questo club ha avuto sempre delle squadre molto forti ma non è mai riuscito a vincere la Champions. Parliamo di uno squadrone che è stato molto vicino a vincere una competizione dove è davvero difficile vincere, bisogna essere un gruppo unito e ancora non conosco questo spogliatoio ma serve anche un po’ di fortuna. La fortuna va anche cercata, quello che voglio dire è che in Champions non sempre vince il migliore, si tratta di una competizione speciale ed è anche per questo che tutti vogliono vincerla. Non so se alla fine arriveremo a giocare contro il Barcellona ma penso che sarebbe bello, speriamo con lo stadio pieno di tifosi. Sicuramente sarebbe strano, ma questo è il calcio e può succedere, vedremo”.
Messi dedica una menzione speciale anche a Marco Verratti: “Senza dubbio potrebbe competere con Xavi o Iniesta. E’ uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, un giocatore enorme. Volevamo che venisse al Barcellona e invece oggi sono io che vengo a giocare con lui. E’ un fenomeno che ho potuto conoscere anche fuori dal campo”.