Il Consiglio Europeo è alle porte, arriva dopo giorni di tensioni e incertezze. Una schiarita nelle ultime ore è arrivata sul fronte M5s che ha approvato il piano di riforme del Mes. Così come Italia Viva. Oggi pomeriggio in Senato il premier Conte verificherà la tenuta della maggioranza, ora più stabile dopo giorni di scosse politiche.
In mattinata il presidente del Consiglio è intervenuto alla Camera, ha chiesto “coesione per battersi in Ue”, ha poi affrontato il tema Recovery Fund: “Rimane urgente una soluzione che, dando attuazione all’accordo di luglio, superi il veto ungherese e polacco e consenta il tempestivo avvio di Next Generation Eu e il piano pluriennale. I cittadini non perdonerebbero un segnale che contraddica lo storico accordo raggiunto, che rappresenta un profondo e irreversibile cambiamento di paradigma delle politiche economiche dell’Unione”.
Sul Mes ha ribadito Conte: “Come noto, la riforma del MES, approdata sul tavolo dell’Euro-Summit nel dicembre 2019, incorporava l’introduzione del backstop comune al Fondo di Risoluzione Unico (FRU) a partire dal 2024. E’ stato importante procedere in questa direzione, poiché il Fondo di risoluzione unico e il meccanismo di backstop a suo sostegno rappresentano una forma essenziale di condivisione dei rischi a livello dell’Unione Economica e Monetaria, obiettivo cardine per il nostro Paese”.
Ha sottolineato il premier alla Camera: “Procedere fin da subito in via contestuale consente di anticipare l’introduzione del backstop all’inizio del 2022, con due anni di anticipo rispetto all’entrata in vigore inizialmente prevista nella riforma del MES, evidentemente sulla base di una valutazione complessivamente positiva dello stato di salute del sistema bancario europeo e di quello italiano, che – prima della pandemia – ha registrato un miglioramento consistente dei propri bilanci. Su tale base è stato possibile raggiungere più facilmente l’obiettivo dell’entrata in vigore anticipata del backstop”, ha concluso.