“Abbiamo 29 punti di programma, da qui partiremo per costruire la liste delle priorità, quello che manca è il cronoprogramma – ha spiegato – Non possiamo fare tutto insieme, dovremo iniziare a dipanare il percorso invitando tutte le forze politiche a definire le loro priorità, insieme ci lavoreremo. Non vedo l’ora che si approvi la manovra per dare un nuovo impulso e rilancio all’azione di governo“.
E’ furibondo il premier Conte, dopo il ‘guanto di sfida’ lanciato nei giorni scorsi da Matteo Salvini: “Come sempre sarò in Parlamento, in trasparenza – ha aggiunto il presidente del Consigilio – a riferire tutte le circostanze e verranno spazzate via mezze ricostruzioni, mistificazioni, mezze verità e palesi menzogne di chi oggi si sbraccia a fare dichiarazioni altisonanti”.
Anticipando quindi che lunedì prossimo, alle 13, sarà alla camera per riferire del Mes, il capo dei ministri ha chiamato in causa il leader del Carroccio, spiegando che “Se è un uomo d’onore, dico questo: vada in Procura a fare un esposto. Io non ho l’immunità, lui ce l’ha, ne ha approfittato per la Diciotti, lo querelerò per calunnia e l’invito a non approfittarne“.
Dal canto suo minacciando di ricorrere alle carte bollate, la Lega ha tenuto ad avvertire che “I nostri legali stanno studiando l’ipotesi di un esposto ai danni del governo e di Conte”.
Max