Sebastian Kurtz, cancelliere austriaco e presidente di turno del semestre europeo, parla dei provvedimenti presi in tema d’immigrazione dalla collega tedesca Angela Merkel e di quelli che l’Austria ha intenzione d’attuare, coinvolgendo anche indirettamente l’Italia. Kurz applaude alla nuova alleanza del governo tedesco tra Cdu e Csu, che come primo provvedimento ha intenzione di rafforzare i confini Meridionali (quindi la frontiera con l’Austria) con centri di controllo e di rimpatriare nel Paese di primo ingresso i non richiedenti asilo. “Se questa dovesse essere la decisione” presa dalla Germania, spiega Kurz, “dovremmo provvedere a mettere in piedi della misure per tutelare l’Austria e la sua popolazione “, che significa proteggere i confini a Sud, quindi con l’Italia. Ma se questa fosse la linea, non rappresenterebbe una soluzione vantaggiosa perchè, come ben evidenziato dal Ministro dei trasporti austriaco Norbert Hofer, rafforzare i controlli al Brennero significherebbe applicare un costo aggiuntivo di cento euro per ogni camion che travalica il confine. Se poi si dovessero aggiungere tutti i Paesi membri agissero in questo modo, procurerebbero un danno non da poco al libero trasporto di merci all’interno dei confini Ue. L’ambizione degli Austriaci, come denota il suo giovane cancelliere, “è avere un’Europa senza frontiere interne” su un periodo a lungo termine. Ma se nel breve termine questa è la via da seguire per arginare il fenomeno dell’immigrazione e se tutti i Paesi europei iniziano ad adottare misure protezionistiche, in primis la Germania, anche l’Austria sarà costretta a correre a ripari. Kurz si pronuncia anche sui rapporti con l’Italia, dichiarando che c’è sempre stata una buona sintonia. Si dice a favorevole ad una equa redistribuzione dei flussi migratori.