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Meritocrazia Italia: stop alla devastazione

“Sveglia, doccia, traffico, lavoro, pranzo, veloce, lavoro, traffico, casa, lavatrice, cucina, cena, lavastoviglie, tv, letto….sveglia….Così si consumano le vite di gran parte degli italiani, degli europei, dei cittadini del primo mondo. Stanchi, annoiati, spesso depressi, non curanti di quello che a poche migliaia di chilometri sta avvenendo in queste ore a corollario di un anno, questo 2024, intriso di morte devastazione, orrore. I più attenti, o semplicemente in meno disattenti, avranno notato la incapacità degli organismi internazionali a risolvere i problemi che contano, a partire dall’Onu. Dalla guerra in Ucraina a quella in Palestina alla questione mediorientale”.

Lo dice il presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello chiedendo di fermare la guerra.

Aggiornamento ore 8.41

“Mai come in questi giorni siamo vicini a catastrofi che potrebbero mettere in discussione la stessa esistenza dell’essere umano sulla terra eppure sembra che pochi, pochissimi, quasi nessuno se ne accorga – continua – I bambini vanno a scuola, la gente continua ad andare in palestra, come se nulla fosse, come se la situazione che stiamo vivendo non ci riguardi. Ma se ormai anestetizzati dalla routine quotidiana non siamo più sensibili alle questioni umanitarie, ai bambini disperati che giacciono, sgomenti, su letti improvvisati all’interno di qualche ospedale malconcio che i media ci mostrano tra uno spot pubblicitario e l’altro, qualcuno avrà notato che una delle più importanti fabbriche tedesche, la Volkswagen, che ha un fatturato paragonabile al pil di Stati quali la Tunisia e più alto della gran parte dei paesi africani e quasi tre volte il Lussemburgo è in crisi e si trova costretta a prendere provvedimenti drastici, come mai fatto dopo la seconda guerra mondiale”.

Aggiornamento ore 11,38

“Abbiamo creduto, voluto credere, dovuto credere, che attraverso le sanzioni economiche inflitte alla Russia di Putin il conflitto sarebbe cessato in pochi mesi, avremmo aiutato gli ucraini a restare vivi e l’Ucraina a non essere distrutta – prosegue Mauriello – Ci hanno fatto credere che inviando le armi all’ucraina la Russia si sarebbe ritirata, Putin si sarebbe dimesso e il mondo occidentale avrebbe trionfato, forte dei propri valori e della ragione del diritto internazionale. Meritocrazia Italia, invece, ha sempre invocato una soluzione diplomatica del conflitto sin dai primi giorni”.

Aggiornamento ore 14.50