Mercato auto 2024: crescita del 3,9% con immatricolazioni oltre 1 milione di unità

Il mercato dell’auto continua a crescere nel 2024, con oltre 1.025.000 nuove immatricolazioni registrate, segnando un aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Mentre le auto a benzina e ibride rimangono le più popolari, si notano segnali incoraggianti anche per le auto elettriche. Tuttavia, il segmento diesel continua a mostrare un calo significativo, posizionandosi come la “pecora nera” del mercato.

Le auto elettriche (EV) rappresentano una quota significativa del mercato, pari al 12,1% delle nuove immatricolazioni nel mese di luglio 2024 in Europa. Sebbene questa quota sia in lieve calo rispetto al 13,5% dell’anno precedente, il trend generale rimane positivo. I Paesi Bassi e il Belgio hanno mostrato una crescita significativa nelle immatricolazioni di veicoli elettrici, mentre la Germania registra un notevole calo del 36,8% nelle immatricolazioni EV, risultando il fanalino di coda in questo segmento.

Aggiornamento 9,30

Le auto diesel continuano a perdere terreno nel mercato dell’auto, con un calo delle immatricolazioni dell’11,3%, pari a 113.472 unità immatricolate. Questo trend al ribasso si conferma in linea con la tendenza globale verso una maggiore adozione di veicoli più ecologici e con basse emissioni.

I principali mercati europei mostrano andamenti differenti:

– Italia: Crescita del 4,7%, contribuendo significativamente alla ripresa del mercato.
– Spagna: Incremento del 3,4% nelle immatricolazioni.
– Francia: Leggero calo del 2,3%, indicando una fase di assestamento.
– Germania: Riduzione del 2,1%, riflettendo una domanda più debole, soprattutto per i veicoli elettrici.

Aggiornamento 10

Nel panorama dei marchi automobilistici, il Gruppo Volkswagen domina il mercato, seguito da Stellantis. Tuttavia, diversi marchi hanno registrato un calo considerevole nelle immatricolazioni:

– Fiat: -25,6%
– DS: -24,9%
– Alfa Romeo: -21,9%

Questi dati indicano un cambiamento nelle preferenze dei consumatori e una maggiore concorrenza tra i marchi.

Aggiornamento 10,30