In merito l’azione di governo in contrasto all’emergenza Covid, il ministro Speranza ha già ‘sigillato’ la Pasqua degli italiani, anticipando che restrizioni e misure non mancheranno anche all’interno dell’imminente Dpcm.
In sostanza, Conte o non Conte, l’aria è sempre la stessa. Un annuncio, quello del ministro della Salute, ovviamente accolto con molta freddezza dagli italiani e, in particolare modo, da Giorgia Meloni, che in virtù del suo ruolo ufficiale di ‘opposizione’, non si è certo fatta sfuggire l’occasione.
“Arriva Speranza e ci dice che il governo procederà per Dpcm, esattamente quello che mi pareva tutti ormai contestassimo della politica di Giuseppe Conte – ha tuonato la leader di Fdi intervento su Raiuno – Ma è normale che si proceda a limitare la vita delle persone, a limitare il loro diritto di lavorare, i diritti fondamentali in una civiltà come la nostra senza passare per il Parlamento della Repubblica italiana? E’ ora che ci cominciamo a fare delle domande: salute, libertà sono entrambi diritti, come si crea un equilibrio? Se i vaccini non dovessero essere abbastanza, se la prima dose non dovesse bastare, se alla fine non dovesse essere così efficace, andiamo avanti per 20 anni così?”
Forse, obietta ancora la Meloni, forse “nel Cts dovrebbe esserci qualche virologo in più e potrebbe essere interessante un confronto tra gli esperti del Comitato tecnico scientifico e le categorie produttive, particolarmente quelle più colpite”.
Riguardo poi ai vaccini, aggiunge, “Su tutta la vicenda dei vaccini penso ci sia un problema di trasparenza e di serietà nella comunicazione, nella gestione dell’emergenza che non aiuta anche rispetto all’approccio dei cittadini. Già il fatto che l’Unione europea abbia secretato i contratti con le case farmaceutiche non è una cosa intelligente. L’unico modo per convincere la gente a vaccinarsi è spiegare bene come funzionano le cose e quindi segreti non possono esserci“.
Non a caso, rimarca la numero uno di Fdi, ”Oggi raccontiamo il vaccino russo, fino a qualche settimana fa si diceva che il vaccino russo fosse addirittura pericoloso. C’è molta confusione e la confusione non aiuta. Serve chiarezza e ovviamente metodo. Credo che l’Unione europea abbia dimostrato ancora una volta la sua inefficacia e anche questo credo che non abbia aiutato”.
Max