(Adnkronos) – “Noi non ci fermeremo”. Così il premier Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento alla chiusura della campagna elettorale di Massimiliano Fedriga a Udine. “Nelle prossime settimane arriveranno in Consiglio dei ministri altre riforme fondamentali per i prossimi decenni”. “In questo governo siamo uniti e compatti, nonostante quello che scrivono i giornali, quello che i commentatori dicono di noi. Io a volte leggo i giornali e mi arrabbio, ma poi penso che scrivono cose che non sono vere e perché non hanno altro. Anche le opposizioni, li vedo nervosetti ma lo capisco, lo capisco eh…”.
PNRR – Il governo sta facendo “un lavoro capillare, certosino, per rimodulare un Pnrr che non abbiamo scritto noi, quel che noi stiamo facendo altro non è che cercare di renderlo compatibile con quello che era stato scritto, ma anche con le priorità nuove per la nostra nazione a partire dal tema della sicurezza energetica. E’ un programma ambizioso e mi fermo qui. Gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno, però se c’è una cosa che non ci manca è il coraggio”.
“Non ci manca il coraggio, non ci manca la visione non ci manca il rispetto per i cittadini che ci hanno dato il compito di governare questa nazione – va avanti -. Faremo quello che serve perché non ci non siamo stati scelti per mantenere lo status quo. Noi siamo stati scelti perché la gente crede che possiamo liberare le energie migliori di questa nazione, perché spera che abbiamo la forza per fare quello che nessun altro ha avuto il coraggio di fare, perché sperano che abbiamo la forza di andare fino in fondo e l’abbiamo. È un cammino difficile ma è un cammino che non ci spaventa”.
PRESIDENZIALISMO – “Mi prendo l’impegno che entro la fine di questa legislatura porteremo a casa una riforma in senso presidenziale dello Stato italiano” aggiunge.
ECONOMIA – “Lo spread è in calo stabile da quando siamo arrivati, dov’è quel crollo dell’economia di cui tutti parlavano?” dice Meloni.
REDDITO DI CITTADINANZA – “Il reddito di cittadinanza: abolirlo per chi è nelle condizioni di lavorare sta già dando frutti, perché in tanti sono stati messi nelle condizioni di tornare a farlo. E’ una scelta che io rivendico” sottolinea il premier.
AUTONOMIA – “L’autonomia differenziata può rappresentare una sfida per far crescere i territori, una sfida, uno stimolo a colmare il divario infrastrutturale, sanitario ed economico che esiste oggi non solo tra le regioni, ma anche tra diverse aree degli stessi territori di una regione”.