(Adnkronos) – Faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Viktor Orban all’Hotel Amigo di Bruxelles. Incontro tra la premier italiana e il primo ministro ungherese nell’albergo situato nel cuore della capitale belga, alla vigilia del Consiglio europeo straordinario.
Ieri i due leader si sono sentiti al telefono: nel corso della conversazione, Meloni ha posto all’attenzione di Orban il caso di Ilaria Salis, la maestra milanese detenuta in Ungheria da circa un anno. Domani sul tavolo del Consiglio europeo ci sarà il nodo della revisione del bilancio pluriennale Ue, compresa la questione dei fondi destinati all’Ucraina su cui Orban ha posto il veto.
Un accordo a 27 sulla revisione di medio termine del Quadro finanziario pluriennale 2021-27 dell’Ue (Qfp o Mff) non c’è ancora. La decisione di domani, con al centro gli aiuti all’Ucraina attaccata dalla Russia, è un “defining moment”, un vero crocevia, in cui si vedrà che tipo di soggetto internazionale vuole essere l’Unione. L’Ungheria di Viktor Orban continua a bloccare l’intesa tra i leader Ue sulla revisione, il cui ‘piatto forte’ sono 50 mld di euro di aiuti all’Ucraina (33 mld di prestiti e 17 mld di sovvenzioni a fondo perduto) a lungo termine, la macroassistenza finanziaria necessaria ad assicurare il funzionamento dello Stato, impegnato in una logorante guerra difensiva contro Mosca. Uno stallo che provoca irritazione e frustrazione tra gli altri partner Ue.
Il Consiglio Europeo straordinario è convocato per domattina a Bruxelles, per cercare di trovare un’intesa, dopo che nel summit di dicembre il premier ungherese, lasciando la stanza, aveva consentito ai colleghi di dare via libera, a 26, ai negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia. I contatti sono in corso, “specie tra la Commissione e l’Ungheria”, dice una fonte diplomatica, ma Orban ha deciso di venire al Consiglio Europeo “senza chiudere nulla prima”, per affrontare i nodi direttamente nel vertice.