(Adnkronos) –
Missione a Bruxelles per Giorgia Meloni, che per la prima visita all’estero da presidente del Consiglio ha scelto la capitale comunitaria. Meloni, che presiede da due anni l’Ecr, il partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei, arriverà oggi in una capitale belga semivuota, a causa delle festività dei primi di novembre. Meloni è attesa nel pomeriggio nella sede del Parlamento Europeo, dove verrà ricevuta dalla presidente dell’Aula, la maltese del Ppe Roberta Metsola, intorno alle 16.30.
L’Aula è in settimana verde, con gli eurodeputati per lo più in missione all’estero o nei rispettivi Paesi per la breve pausa festiva. La premier successivamente dovrebbe recarsi a palazzo Berlaymont per vedere la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Sul tavolo, come hanno ripetuto in questi giorni i portavoce della Commissione, saranno il sostegno all’Ucraina (Meloni presiede l’Ecr, partito molto determinato nell’appoggiare Kiev anche per via del ruolo importante che vi svolge il Pis polacco, nettamente antirusso), la crisi energetica e l’attuazione del Pnrr, il piano che attua Next Generation Eu in Italia, Paese che ne è il primo beneficiario.
Un altro dei temi importanti sul tavolo è la legge di stabilità 2023, con l’economia che sta visibilmente rallentando, l’inflazione che non smette di aumentare e la necessità di sostenere famiglie e imprese davanti ai rincari dell’energia. Non è certo che Meloni e von der Leyen ne parlino, ma in ogni caso il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è atteso lunedì prossimo per il suo esordio all’Eurogruppo, dove è probabile che, come è tradizione per i ministri appena nominati, illustri ai colleghi i suoi programmi.
Per quanto riguarda l’energia, gli scogli non sono tanto nella Commissione, quanto nel Consiglio, sia a livello ministeriale che a livello di leader, specialmente per quanto riguarda il tetto dinamico ai prezzi del gas e altri interventi decisi sul funzionamento del mercato in Europa, dove il prezzo del gas è lasciato ad una piazza ‘sottile’ come il Title Transfer Facility olandese (la Commissione sta lavorando ad un benchmark alternativo al Ttf, ma non sarà pronto prima della primavera).
Germania e Olanda continuano ad opporsi al cap, malgrado Mario Draghi prima di lasciare palazzo Chigi abbia ottenuto, con un discorso durissimo ai colleghi, di includerlo nelle conclusioni del Consiglio Europeo, che fissano le linee guida della politica Ue. Le trattative continuano nel Coreper, tra gli ambasciatori degli Stati membri. E’ in calendario un Consiglio Energia straordinario per il 24 novembre, con un altro Consiglio il 19 dicembre, alle porte del Natale. In mezzo ai due, il 15 e 16, ci sarà il Consiglio Europeo di dicembre.
Al termine del colloquio con von der Leyen non sono previste dichiarazioni alla stampa, né sono attese in altri momenti della giornata, allo stato. In serata, dopo Metsola e von der Leyen, Meloni incontrerà all’Europa Building il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, ultimo appuntamento della giornata, previsto intorno alle 19. Non è in programma invece, probabilmente per motivi di agenda, un incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che sarà in missione in Turchia da oggi fino a domani per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan, il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, quello della Difesa Hulusi Akar e alti funzionari turchi.