Meloni: “In primi 100 giorni provvedimenti per Stato più equo e giusto” – Video

(Adnkronos) – “Dai provvedimenti contro la mafia, come il mantenimento del carcere ostativo fino al contrasto all’illegalità fatto anche con controlli a tappeto nelle stazioni, e avviando le procedure per oltre 10mila assunzioni nelle forze dell’ordine, abbiano impresso un cambio di passo dello Stato nel contrasto all’illegalità”. Così il premier Giorgia Meloni, tracciando un bilancio dei suoi primi 100 giorni al governo in un videomessaggio pubblicato sui social. 

 

 

“Dallo sblocco dell’accordo europeo sulla tassazione delle multinazionali, sul quale l’Italia ha avuto un ruolo fondamentale, alla norma per mettere un tetto allo stipendio dei manager delle banche salvate dallo Stato, fino alle modifiche al superbonus, perché si potesse impedirne gli abusi, abbiamo varato i primi provvedimenti per garantire uno Stato che sia più equo e giusto”, ha proseguito Meloni . 

“Dalla proroga per le agevolazioni alle imprese del Sud alla valorizzazione delle produzioni di qualità, fino alla presentazione del progetto per trasformare gli uffici postali in sportelli unici della pubblica amministrazione, per garantire il diritto di tutti ad avere servizi facili e veloci, abbiamo voluto stabilire il principio che ogni cittadino, ogni Comune, ogni territorio deve avere la stessa attenzione”, ha detto ancora. 

E ancora: “Dal sostegno all’Ucraina fino al piano Mattei per l’Africa, passando per oltre 60 contatti e incontri con i leader di altrettante nazioni abbiamo proiettato l’Italia come nazione di nuovo protagonista a livello internazionale”. 

“Dall’investimento di 30 miliardi per abbassare il prezzo delle bollette per famiglie e imprese, all’aumento di produzione di energia rinnovabile, di estrazione di gas nei nostri mari, fino alla battaglia, vinta, per un tetto europeo al prezzo del gas, abbiamo contribuito a difendere la sicurezza energetica italiana”, ha detto ancora.  

“Dalla lotta all’immigrazione illegale con il decreto sulle Ong e il riconoscimento da parte della Ue della necessità di affrontare il problema in modo strutturale, come chiesto dall’Italia, fino alla gestione dell’immigrazione legale, abbiamo cominciato a difendere i nostri confini dai trafficanti di esseri umani”, ha sottolineato il premier. 

“Potevamo fare di più? Si può sempre fare di più, si deve sempre fare di più e meglio. Ma io sono soddisfatta del fatto che non sia passato neanche un giorno senza che abbiamo tentato di dare almeno una risposta, sempre dalla parte dell’Italia”, ha concluso Meloni.