(Adnkronos) – “Lo Stato è qui. Siamo qui a Caivano per metterci la faccia e agire”. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, si esprime così a Caivano, in provincia di Napoli, dove due bambine sono state vittima di abusi. “Siamo qui per dare segnali concreti. Siamo qui per esprimere la solidarietà alle vittime innocenti di un atto disumato, di un crimine infame che ha scioccati tutti” e manifestare “la presenza serie, autorevole, costante dello Stato”, a Caivano, dunque, “per agire e metterci la faccia”, dice dopo l’incontro con don Patriciello. ”
Il messaggio principale che noi vogliamo dare è che non devono esistere zone franche – ha rimarcato – ed è un messaggio che noi diamo qui, ma il Parco Verde di Caivano non è l’unico territorio che versa in queste condizioni: sono molti i territori che versano in queste e il messaggio è rivolto alle tante Caivano d’Italia”, prosegue.
“Penso che occorra tentare di dare segnali diversi. Uno Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli. I minori sono i principali tra questi soggetti e io vi confesso che il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta in me il terrore che episodi di questo genere siano più di quelli che emergono ala cronaca dei fatti”, dice ancora.
“Il controllo del territorio da solo non risolve i problemi che le persone hanno. C’è una seconda fondamentale direttrice in questo lavoro che ci impegniamo a fare e che riguarda la necessità di dotare questo territorio di servizi che i cittadini aspettano, chiedono, vorrebbero vedere da molto tempo. La ragione per la quale sono qui oggi i primi ministri, ma li vedrete tutti, è per dire che siamo qui per cominciare da oggi a dare risposte precise”, aggiunge.