Rilancio dell’unità tra le due anime di governo e un rafforzamento dei temi portanti e dei punti focali attorno ai quali è stato di fatto costruita l’agenda di governo e i programmi dell’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte: questa potrebbe essere una sintesi programmatica degli esiti dell’incontro che è andato in scena tra i due ministri e vice premier del governo italiano, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
A Palazzo Chigi il tanto atteso vertice tra i due leader
Un incontro per ripiacersi o, forse, per meglio dire, rinsaldare le fila di un discorso che rischiava di depauperarsi sotto le pressioni reciproche. Al governo l’incontro Salvini-Di Maio ha riannodato temi e priorità attorno all’agenda di un Esecutivo che pare rilanciarsi rinfrancato: tra queste priorità, c’è senza dubbio il taglio delle tasse.
E’ questo uno dei temi caldi su cui si è consumato il chiarimento tanto atteso tra i due vice premier leader di M5s e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il colloquio si è tenuto a palazzo Chigi ed era di fatto il primo vero ufficiale fra i due leader dopo le elezioni europee e, soprattutto, dopo tante e forse troppe ruggini tra l’una e l’altra componente di governo.
Lo stesso premier Conte aveva sottolineato nella sua recente dichiarazione pubblica l’utilità di questo rinnovato percorso, e non a caso il colloquio tra i due è andato in scena prima alla vigilia del ritorno dal Vietnam dello stesso premier Conte.
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Era appena lunedì, quando in conferenza stampa, Conte aveva chiesto con toni perentori ai due leader di chiarirsi. Se non un vero e proprio aut-aut, quello rivolto dal premier ai capi dei due partiti di maggioranza, è sembrato essere quantomeno una chiamata alle ‘armi’ politicamente parlando. Ovvero: o intesa, o caduta del governo. E non a caso questo incontro, ora, emerge come positivo da ambo le parti.
Lo dice la Lega: “È stato un incontro positivo“. Lo ripete il M5s: incontro positivo e proficuo dicono. Dunque, Carroccio e Movimento Cinque Stelle si attestano intorno alla rinnovata armonia.
“I due vicepremier si sono visti a Palazzo Chigi questo pomeriggio per circa un’ora. Un incontro utile, positivo e cordiale” per fare il punto sulle priorità da realizzare in tempi brevi e per riavviare un dialogo costruttivo con l’Europa che rimetta al centro “dopo anni di governi passivi gli italiani”.
In questi termini lo descrive la nota congiunta di M5s e Lega. L’incontro a palazzo Chigi tra Salvini e Di Maio ha focalizzato poi molti dei target da centrare. “Tra gli obiettivi da realizzare, l’abbassamento delle tasse”, che i vicepremier ritengono “prioritario per il rilancio del Paese. Servono misure straordinarie e nessun aumento delle tasse per lo sviluppo dell’economia. I maggiori incassi dell’Irpef e dell’Iva quasi dell’8 per cento e la diminuzione della disoccupazione rispetto al 2018 nei primi quattro mesi di quest’anno ci dicono che siamo sulla buona strada”.
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Sulla falsariga di quanto affermano leghisti e grillini intorno agli esiti positivi dei dialoghi tra Di Maio e Salvini, si espone anche il premier. Per Conte sono “molteplici impegni ci attendono”.
Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, si apre su Facebook: “Sono molteplici gli impegni che ci attendono”, dice il presidente del Consiglio. Quanto a Salvini: “Da Di Maio oggi ho sentito dei sì” afferma il vicepremier e ministro dell’Interno. “Cercheremo di rispettare numeri e numeretti, ma non aumenteremo le tasse. Oggi mi sono visto per un’oretta con l’amico Di Maio e, finite le polemiche della campagna elettorale, vi do la mia parola che farò di tutto perché il governo vada avanti, perché è l’unico che può cambiare il Paese. E oggi ho sentito anche dei sì sui cantieri”
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