“Ci bloccano e ci impediscono di svolgere il lavoro che i governi non riescono a fare, condannando le persone a rimanere intrappolate in Libia o a morire in mare”. Lannuncio arriva dalla guardia costiera della Libia che comunica lffondamento del gommone: secondo le prime ricostruzioni, sarebbero 14 i superstiti ma la stima è di oltre 100 dispersi. La Guardia costiera libica è intervenuta in soccorso dellimbarcazione a est di Tripoli. Fino ad ora 14 le persone portate in salvo, un centinaio i dispersi. A bordo del gommone sarebbero partiti in 120.
Allindomani del Consiglio europeo e richiamando il numero altissimo (almeno 220) di persone morte annegate durante le traversate solo la scorsa settimana, Medici senza frontiere rivolge un appello allEuropa mentre ai microfoni di Circo Massimo il ministro dellInterno Salvini annuncia: “Porti chiusi per tutta lestate alle navi delle Ong. Vedranno lItalia solo in cartolina, e lItalia non sarà sola a comportarsi così. Continueremo a salvare tutti quelli che sono da salvare, ma con gli Stati che faranno gli Stati. E non saremo più soli”.
“Come mi dicono i militari italiani e persino quelli libici – spiega il ministro – le navi delle Ong aiutano gli scafisti, consapevolmente o meno: la loro presenza è un pericolo per chi parte e un invito a nozze per gli scafisti. Chi finanzia le Ong? Cè lOpen Society Foundations di Soros che ha un chiaro disegno, quello di unimmigrazione di massa per cancellare quella che è unidentità che può piacere o meno ma che mi dispiacerebbe venisse distrutta. Ora ci sono due navi davanti alla Libia di Proactiva Open Arms, chiedo che oggi stesso pubblichino lelenco dei finanziatori”.
Msf fotografa così la situazione attuale dei soccorsi nel Mediterraneo.