MAZZETTE, APPALTI TRUCCATI E TRUFFA AGGRAVATA: OPERAZIONE DEI CARABINIERI RIVOLTA ALLE RISTRUTTURAZIONI AVVENUTE ALL’INTERNO DELL’OSPEDALE SAN CAMILLO: 10 ARRESTI

“Il nostro ospedale risulta essere parte lesa dai comportamenti dei responsabili dei reati per i quali sta operando la magistratura attraverso i carabinieri”. Così Fabrizio d’Alba, direttore generale del San Camillo di Roma, in seguito all’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Roma, che hanno eseguito arresti nelle province di Roma e Frosinone, nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, estorsione, falsità materiale in atti pubblici, peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, circa la gestione di appalti presso l’Ospedale San Camillo. In particolare, nel mirino dei magistrati, gli appalti di lavori di ristrutturazione dell’ospedale realizzati in occasione del Giubileo della Misericordia. Fra questi figura la ristrutturazione del Pronto Soccorso e la successiva realizzazione di nuovi posti letto per la Terapia Intensiva, nonché sulla ristrutturazione del Padiglione Lancisi. “Sui temi evidenziati dagli inquirenti – osserva ancora il direttore generale – l’azienda, nella persona del direttore generale pro-tempore Antonio D’Urso, aveva riscontrato alcune irregolarità nell’ambito dei procedimenti amministrativi di affidamento degli appalti e segnalato il tutto all’autorità competente, dando in questo modo fattivo contributo alle indagini. Contestualmente l’azienda aveva avviato tutte le procedure interne nei confronti del dipendente ’direttore della struttura tecnica’, arrivando già a inizio del 2016 al licenziamento dello stesso”.