Teoricamente doveva essere una regolare fornitura dedita alla distribuzione di alimenti etnici per i negozi e ristoranti della Capitale. In realtà i carabinieri del Nas si sono trovati davanti a un magazzino abusivo di 500 mq, dove in ordine sparso, le derrate alimentare giacevano in un pessimo stato di conservazione in ambienti malsani, con infiltrazioni di acqua piovana, presenza di umidità e muffe alle pareti e nella pavimento, dove i topi banchettavano tranquillamente, dopo aver rosicchiato gli improbabili sacchi di riso allineati a terra. Ma queste 58 tonnellate di alimenti (tra riso, spezie, condimenti e conserve vegetali) sequestrate allArdeatino, non sono altro che la punta delliceberg nellambito dei capillari controlli che gli uomini dellArma hanno eseguito a Roma mirando alla filiera commerciale alimentare in occasione del Giubileo della Misericordia. In un altro magazzino, situato in zona industriale della Prenestina, sono stati sequestrati 750 kg di alimenti (condimenti, olive in salamoia, prodotti caseari, succhi di frutta) riscontrati dai militari in cattivo stato di conservazione. Infatti i prodotti, sebbene importati regolarmente dallEgitto, presentavano confezioni lacerate e contenuto interno intaccato da muffe, mentre i formaggi e altri alimenti deperibili erano conservati a temperatura ambiente anziché refrigerata come previsto. Anche in questa occasione il gestore dellazienda è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma. Operazioni che, come dicevamo, hanno interessato anche negozi e ristoranti ubicati in vari quartieri romani. Certo, fondamentale è stato risalire a chi distribuiva le derrate, per scongiurare limmissione nel mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. E nei tre magazzini ispezionati dai Nas è stata puntualmente accertata la potenziale pericolosità derivata dalle approssimative modalità di stoccaggio, che oltre a far scattare limmediato sequestro degli alimenti, ha inoltre determinato la denuncia dellAutorità giudiziaria dei due titolari della ditta di origine bengalese. I prodotti risultavano regolarmente importati da India, Pakistan e Bangladesh. Così, oltre al sequestro di circa 1000 kg di alimenti confezionati in altri due magazzini, i carabinieri hanno scoperto anche un vero e proprio market allEsquilino, gestito da un cittadino cinese, che commerciava alimenti di origine animale (a base di carne suina e avicola, uova centanni, salumi e latte), addirittura importati illecitamente dalla Cina in violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali di profilassi sanitaria.
M.