Immaginate un’intera città, tipo Brescia, la cui popolazione un bel giorno si ferma.. per partecipare in massa ad un concorso pubblico.
Ecco, è questa più o meno la proporzione che disegna le dimensioni dell’imminente concorsone indetto dal Comune di Roma, finalmente sbloccato ieri, e al via dal prossimo 17 maggio.
Nello specifico, gli agognati 1.522 ‘posti fissi’ sono, 500 per i vigili urbani, 250 per gli impiegati amministrativi, 200 per i settori ambiente, territorio, tecnico e costruzione, 140 per gli assistenti sociali, poi 100 funzionari e 100 informatici, ed ancora: 80 funzionari scolastici, 80 per i servizi tecnici, 20 avvocati e infine, 52 per dirigenti.
Un vero e proprio esercito di candidati, articolato per ciascuna posizione e, considerando ad esempio – come nel caso dei dirigenti – che a contendersi i 52 contratti disponibili saranno in 3.725, questo spiega la misura che ha raggiunto la fame di lavoro nel nostro Paese.
Un concorso che, causa Covid, prevede un’unica prova, che si terrà nei capienti padiglioni della Nuova Fiera di Roma, spalmata su più giorni (35, festivi esclusi, ha calcolato il Comune), a suon di 3mila aspiranti per ciascuna sessione.
Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ogni partecipante riceverà in dotazione un tablet (puntualmente igienizzato), al quale affidare le risposte giuste – 60 – entro 60 minuti.
I 1.522 fortunati che risulteranno i più idonei per le varie figure aperte, inizieranno a timbrare il cartellino subito dopo l’estate.
A rendere un vero e proprio evento la maxi prova, il fatto che l’ultimo concorso indetto dal comune capitolino risale addirittura a 10 anni fa.
Inoltre, anche la possibilità, da oggi a 30 giorni, di poter ‘tentare la sorte’, visto che il bando è ancor aperto a tutti: basta prenotarsi presso la piattaforma ‘Step One’. Calcolando quindi che, sono già 177mila le candidature già pervenute, il raggiungimento di quota 200mila è più che possibile.
Ricordando che la città di Roma rappresenta una quota importante del Pil nazionale, la sindaca Raggi ha sottolineato che l’amministrazione “deve farsi trovare pronta, con tutto il personale necessario, a sostenere l’implementazione del Recovery Plan”. Infine la Raggi ha ringraziato Brunetta, “per la leale collaborazione istituzionale”.
Dal canto suo il ministro ha invece tenuto a rimarcare, che lo sblocco della maxi prova, “è uno dei risultati immediati del decreto legge 44, che abbiamo voluto per digitalizzare e semplificare i concorsi pubblici”. A rendere innovativa la selezione, le modalità di svolgimento che, come ha ribadito Brunetta, mirano a semplificare di molto i tempi: “basta carta e penna, basta tempi lunghissimi tra il bando e l’assunzione. La Pubblica amministrazione – ha quindi concluso – ha bisogno di nuova linfa..”
Max