E’ “calma piatta” ma in senso positivo, perché “i ragazzi sono abbastanza sereni e tranquilli”. Grazie a Dio, come si sperava accadesse, per il momento questa Maturità sembra filare via senza “nessun problema, tutto liscio. Una volta tanto non abbiamo criticità da segnalare. La formula è abbastanza semplice, collaudata ed aiuta ad interpretare il colloquio nella giusta direzione, dunque non come interrogazione“. Lo dimostra il fatto che, anche l’educazione civica, “dove in passato si sono presentate criticità, quest’anno sembra aver preso il via“.
Sono parole di soddisfazione quelle che Antonello Giannelli, presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi), ha voluto spendere in merito all’avvio dell’attesa Maturità dalla quale, il primo dato positivo emerso, è che il Covid ha sicuramente reso molto più consapevoli e partecipi rispetto alla società.
Certo, spiega Giannelli, “Sicuramente abbiamo delle carenze formative legate alle difficoltà della dad ma al contempo constatiamo una maggiore maturazione da un punto di vista emotivo e relazionale dei ragazzi che hanno imparato ad apprezzare tutta una serie di circostanze che non stimavano a pieno; una maggiore maturità in senso lato, una maggiore consapevolezza dell’importanza della relazione fra esseri umani“.
Insomma, il ‘via’, il momento più critico, è passato. Cosa si sente di dire il numero uno dei presidi italiani ai maturandi? “Di mantenere la calma, di essere se stessi. E’ importante che i docenti sentano di valutare ragazzi che sono sinceri. La scuola è un intreccio tra sviluppo di pura personalità ed esperienze culturali; competenze acquisite e maturate. Quando ciò che si studia non è in sintonia con ciò che si è vissuto, allora l’apprendimento è meno significativo“.
Max