L’improvvisa recrudescenza bellica delle truppe russe in Ucraina le quali, dopo essere state indicate come ‘soccombenti’ rispetto alla reazione dell’esercito ucraino, nelle ultime ore hanno letteralmente capovolto la situazione, investendo Kiev con una pioggia di missili, ha in parte ‘impressionato’ anche l’Occidente, che davanti a tanta determinazione, è tornato ad invocare ad alta voce la necessità di un immediato cessato il fuoco.
Attento spettatore della situazione geo-politica, ed attivo sostenitore di una soluzione rapida e negoziale, dal Quirinale il Presidente Mattarella, in occasione de conferimento delle insegne ai Cavalieri del Lavoro, ha colto l’occasione per tornare a rimarcare i disastro di “Una guerra sciagurata, che la Federazione russa ha scatenato arrogandosi un inaccettabile diritto di aggressione, lascia ogni giorno una scia di morte e distruzione, di odio che inquina anche ogni campo delle attività civili e delle relazioni. La pace è urgente e necessaria, la via per costruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino“.
Come ha tenuto a rimarcare per l’ennesima volta il Capo dello Stato, “L’Europa è un bersaglio di questa guerra, e sono sfidati i principi di civiltà e i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della seconda Guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata. Anche per questo l’Europa ha il dovere di una risposta unitaria e coerente. Ne è stata all’altezza con le sanzioni economiche alla Russia, nel sostegno alla resistenza dell’Ucraina, ai bisogni materiali della sua popolazione“.
Max