Anche in occasione della cerimonia per la restituzione del Tricolore, da parte degli atleti italiani di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali, tenutasi stamane al Quirinale, il Presidente della Repubblica, è tornato parlare del terribile conflitto in Ucraina.
Un impegno quello dell’Italia affinché cessi questa mattanza, che Mattarella spiega, si sta spendendo “attraverso iniziative di carattere politico, di carattere economico e finanziario, con il sostegno a chi resiste per la propria indipendenza. Lo stiamo facendo con un’azione di esortazione costante per ritrovare le ragioni del buon senso e della pace e rifiutare quel che vediamo di così orribile e turpe di comportamenti“.
Perché, ha aggiunto il Capo dello Stato, ”L’invocazione alla pace, alla libertà, alla democrazia, alla collaborazione internazionale non è soltanto un’invocazione è un’indicazione di obiettivi, è un richiamo a valori . Competere, con lealtà; confrontare esperienze, metodologie, impostazioni; praticare, sviluppare, manifestare rispetto e amicizia tra tutti quanti i partecipanti alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi: in quei giorni abbiamo assistito a tante manifestazioni di quei valori e ne abbiamo un grande bisogno”.
Dunque, ha poi concluso il Presidente, prendendo spinto dalla presenza degli azzurri paralimpici, “Quel che è avvenuto tra Olimpiadi e Paralimpiadi ce lo ha ricordato ulteriormente: l’aggressione della Russia all’Ucraina, la guerra, è esattamente il contrario dello spirito olimpico e paralimpico, esattamente il contrario del significato di incontro di pace, di amicizia, di collaborazione, di confronto leale e amichevole fra tutti da ogni parte del mondo che Olimpiadi e Paralimpiadi rappresentano“.
Max