Come annunciato, stamane a La Valletta ha avuto luogo l’annuale Vertice di Arraiolos, riservato a tutti i Capi di Stato dell’Unione europea, non con poteri esecutivi.
Poco prima dei lavori, il nostro Presidente della Repubblica, si è intrattenuto con il suo omologo tedesco, Frank Walter Steinmeier, per commentare le polemiche seguite alla decisione della Germania, il cui governo pochi giorni fa ha deciso ‘autonomamente’ di stanziare 200 miliardi, con lo scopo di arginare l’insostenibile rialzo dei prezzi di elettricità e gas.
Poi, a margine della conclusione del vertice, incontrando i media, il Capo dello Stato ha affermato che “Dobbiamo attenuare le conseguenze degli aumenti del costo dell’energia sulla vita delle famiglie e delle imprese“, lasciando così intendere che molto probabilmente, sul tema dell’energia, nel prossimo Consiglio Ue le attuali divergenze dovrebbero appianarsi del tutto.
Quindi, ha tenuto a rimarcare Mattarella, che nell’Unione Europea, “Tra i valori da perseguire c’è quello della solidarietà. Questo aspetto è emerso più volte nelle nostre discussioni di oggi, affrontando anche il tema dell’energia. Di fronte a chi fa dell’energia uno strumento di pressione internazionale e di speculazione internazionale, l’Europa è chiamata a rispondere con un senso di coesione e di unità accresciuto, con un senso di comunità molto forte, perché soltanto così potremo dare risposte sostenibili socialmente ed economicamente“.
“L’Unione – ha ribadito ancora il Presidente – è promotrice di giustizia sociale, fa parte del dna comunitario, fin dalla firma dei Trattati di Roma costituisce uno dei valori fondanti su cui si è sviluppata l’integrazione, il rapporto tra di noi e con il resto del mondo. Lo abbiamo sperimentato durante la pandemia, nel sostegno all’Ucraina durante questo sciagurato conflitto, stiamo manifestando coesione e resilienza“.
“Per questo non possiamo che sviluppare costantemente la solidarietà – ha quindi aggiunto concludendo il suo intervento – e la crescita e la coesione sociale sono strettamente collegati all’applicazione di questo valore. Dobbiamo continuare a praticarlo costantemente al nostro interno e nei confronti delle regioni intorno all’Unione europea, nel nostro vicinato. Questa è la stessa ragion d’essere dell’Unione europea e della sua integrazione“.
Max