Altri tre i temi centrali toccati dal capo dello Stato Sergio Mattarella nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini.
Sull’Ucraina: “Non vogliamo rinunciare, oggi, alla speranza della pace in Europa. L’Europa, che conosciamo, è nata da un reciproco impegno di pace che i popoli e gli Stati si sono scambiati, dopo l’abisso della seconda guerra mondiale. Su quella pace, sono stati edificati i nostri ordinamenti di libertà, di democrazia, di diritto eguale. Su quella pace, è cresciuta la cultura, la civiltà degli europei. Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra. È contro lo strumento della guerra che siamo impegnati nell’impedire una deriva di aggressioni del più forte contro il più debole. Per costruire una pace giusta”.
Mattarella ha parlato anche dell’ambiente. “Siamo di fronte a un’altra, grande, e grave evidenza, che comporta responsabilità. L’ambiente, che abbiamo incrinato e impoverito. Non si possono ignorare gli appelli dell’Onu, attraverso le parole, allarmate, del suo Segretario generale”, ha affermato il presidente della Repubblica. “La speranza – ha sottolineato – è in voi giovani. Avete la coscienza che l’ambiente è parte della nostra vita sociale. Che non ci sarà giustizia sociale senza giustizia ambientale; e viceversa”.
E poi Mattarella si è rivolto ai giovani: “La speranza è in voi giovani. Non vi chiudete, non fatevi chiudere in tanti mondi separati. Usate i social, sempre con intelligenza; impedite che vi catturino, producendo una somma di solitudini, come diceva il mio Vescovo di tanti anni addietro. Non rinunciate, mai, alle relazioni personali; all’incontro personale; all’affetto dell’amico; all’amore; alla gratuità dell’impegno”.