A tre mesi dalla scomparsa di Lorenzo Parelli, il giovane morto durante uno stage di lavoro ad appena 18 anni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Udine in visita all’Istituto salesiano Bearzi frequentato dal giovane. Una visita per tenere vivo il ricordo di Lorenzo e allo stesso tempo quello di tutti i morti sul lavoro.
Il tragico destino si è portato via il 18enne nell’ultimo giorno di un percorso duale tra scuola e lavoro a seguito di un incidente stradale. Un duro colpo per l’intera comunità, come ha ricordato il capo dello Stato durante un discorso tenuto nella scuola dove Lorenzo studiava: “Sono qui anzitutto per esprimere la mia vicinanza e la mia partecipazione all’immenso, insanabile dolore dei genitori, della sorella, degli amici e compagni di Lorenzo Parelli”.
Ha aggiunto Mattarella: “È una ferita profonda che interroga l’intera comunità, a cominciare dalla quella scolastica. Quest’anno anticipiamo qui la celebrazione della Giornata del Lavoro, in omaggio a Lorenzo e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale o astratta ma di un’occasione di richiamo e riflessione alle condizioni del diritto costituzionale al lavoro”.
Ad accogliere il presidente della Repubblica centinaia di studenti, schierati un due ali. Uno striscione ha accolto Mattarella: “benvenuto presidente”. Nel corso della giornata il capo dello Stato, accolto Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, avrà un incontro con i genitori di Lorenzo.