Matrimoni gay all’estero: una mozione per il Comune per la validità in Italia

    Matrimoni gay all’estero: una mozione per impegnare il Comune a renderli validi in Italia
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    Sono state depositate a Roma, Milano e Torino dall’Associazione Radicale Certi Diritti delle mozioni a favore della trascrizione dell’atto di matrimonio contratto all’estero tra persone dello stesso sesso. “In questa mozione – precisa Yuri Guaiana, Segretario Associazione radicale Certi Diritti – si invitano alle amministrazioni comunali di tre grandi città come Roma, Milano e Torino a chiedere al Ministero dell’Interno quale contegno debba adottare il Comune in caso richiesta di trascrizione di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ovvio che ci auspichiamo che la trascrizione possa diventare prassi comune ed è per questo che abbiamo fatto appello a tre grandi città sperando che il Ministero si possa muovere verso questa direzione. Anche perchè non possono sovraccaricarsi i Comuni di responsabilità che sarebbero facilmente risolvibili a livello nazionale dal Ministero”. Il riconoscimento delle relazioni omosessuali, titolari di un diritto alla vita familiare, e il diritto di sposarsi tra persone dello stesso sesso sono diritti ormai supportati da un’importante giurisprudenza nazionale ed europea. Inoltre grazie a una mozione, prima approvata a Reggio Emilia e poi nazionalizzata attraverso una circolare ministeriale in tutte le questure, oggi uno straniero che abbia contratto un matrimonio fuori dall’Italia con un cittadino straniero dello stesso sesso deve essere qualificato come “familiare”, e a lui riconosciuto il permesso di soggiorno nel nostro Paese.  Atto di coraggio, unico ad oggi in Italia, è quello del Tribunale di Grosseto che, con un’ordinanza del 3 aprile 2014, ha ordinato al Comune di Grosseto di trascrivere nei registri dello stato civile il matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all’estero, ne sancisce la validità e produce effetti giuridici nel luogo in cui è stato pubblicato. Dopo questa sentenza “anche in città come Latina o Fano – dichiara il segretario dell’Associazione Certi Diritti – sono state richieste delle trascrizioni di matrimoni contratti in Paesi esteri”.  Quello che l’associazione inoltre si auspica è che dopo la circolare Amato, in cui veniva vietata la trascrizione di matrimoni omosessuali, procedimento ritenuto contrario all’ordine pubblico, il Ministero debba inviare una nuova circolare che imponga la trascrizione, che gli enti locali seguano la strada indicata dal Tribunale di Grosseto e che il Parlamento si decida a rispondere all’invito rivoltogli ormai 4 anni fa dalla Corte Costituzionale in cui si regolarizzavano i diritti e i doveri delle coppie di persone dello stesso sesso e delle famiglie omogenitoriali. A chiedere l’approvazione della mozione sono anche 23 giuristi, sostenuti da 700 cittadini in un appello sottoscritto anche da varie personalità note sia a livello nazionale che internazionale come  i parlamentari europei Sarah Ludford, Mikael Gustafsson, Niccolò Rinaldi, Eva Lichtenberger, Michael Cashman, Sophia in ’t Veld e Cecilia Wikström. “Ringrazio – conclude Yuri Guaiana – i consiglieri Riccardo Magi, consigliere radicale a Roma eletto nella Lista Civica del sindaco Marino, Marco Cappato, presidente del Gruppo Radicale-Federalista Europeo al consiglio comunale di Milano e Silvio Viale, consigliere radicale a Torino eletto nelle liste del PD, per aver depositato la mozione promossa dall’Associazione Radicale Certi Diritti”. 

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