Matilde Ciarlante, considerata tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia, è stata arrestata nella giornata di lunedì dalla guardia di finanza di Roma. Fermata in zona Prati, esibendo documenti falsi, arrestata e processata per direttissima e condotta a Rebibbia, era in fuga dal 2014: 67 anni, si era sottratta a due ordini di esecuzione nel 2014 e nel 2017. Dovra scontare due condanne a 6 anni e 10 mesi di reclusione per il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e 4 anni e 5 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso.
Vedova di Giuseppe Cillai – morto nel 2002 – prima affiliato alla Nuova Camorra Organizzata facente capo a Raffaele Cutolo, e poi al boss campano Pasquale Galasso prima di diventare “alleato” di Enrico Nicoletti, storico cassiere della Banda della Magliana, Matilde Ciarlante è stata incastrata nei pressi dello studio professionale di un suo parent, patteggiando a 2 anni i reati di false dichiarazioni sulla identità, oltre alle altre due condanne sospese.