Il temperamento ‘vulcanico’, ed una dialettica impastata nel sarcasmo, hanno finito, suo malgrado, per renderlo il protagonista indiscusso delle migliaia di post e ‘meme’ che hanno caratterizzato i difficili mesi dei social post-Covid.
E molto probabilmente, tutto ciò, unito ad una fermezza caratteriale quasi ‘militare’, ha concorso alla sua rielezione nelle recenti Regionali. Del resto, quando Vincenzo De Luca dispone, nessuno è in grado di contraddirlo.
Dunque, passata la trionfale tornata elettorale, il Governatore è tornato a fare il suo mestiere con ancora più meticolosità. E’ di oggi infatti la notizia che in Campania la mascherina è divenuta obbligatoria, che ci si trovi al chiuso o all’aperto, e “a prescindere dalla distanza interpersonale”.
Purtroppo la situazione è quella che è, ed urge correre ai ripari ora per evitare il peggio dopo. Così, come spiega l’ordinanza firmata da De Luca al termine a della riunione dell’Unità di crisi regionale, fino al 4 ottobre guai ad uscire di casa senza indossare la mascherina.
Lapidario il concetto espresso dal governatore che, come vedremo prevede anche altre misure, “Se vogliamo evitare chiusure generalizzate è necessario il massimo rigore. Occorre ripristinare immediatamente comportamenti responsabili, a maggior ragione con l’apertura delle scuole“.
Nello specifico, la nuova ordinanza evidenzia “l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto)”.
Un obbligo dal quale sono però esclusi sia i bimbi under 6 anni, che i portatori di specifiche patologie, incompatibili con l’uso della mascherina. Potranno non indossarla anche quanti impegnati nell’esercizio fisico, di attività motoria o sportiva, purché in forma individuale.
Ed ancora, prolungando così quanto già ottemperato dalle misure proclamate lo scorso 8 agosto in Campania, permane “l’obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione dell’Asl competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5°C”.
Inoltre, si legge ancora, è obbligatorio per “i titolari di esercizi commerciali, culturali, ricreativi, o comunque aperti al pubblico, non all’aperto, di effettuare la misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali di esercizio e di assicurare la presenza di dispenser di gel o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5°C”.
Ovviamente “tutti gli esercenti, gestori ed utenti alla stretta osservanza delle misure di prevenzione e sicurezza. Al fine di rendere tempestiva la corretta ricostruzione degli eventuali casi da contatto stretto, vi è l’obbligo dell’identificazione di almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori attraverso la rilevazione e conservazione dei dati con idoneo documento di identità”.
Max