Il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è intervenuto per parlare di turismo, ma anche di politica, in occasione del Forum Ansa. “Piu del 20% dei turisti decidono la meta in base allenogastronomia – ha detto Fedriga -. Tra le prime misure abbiamo voluto scommettere su questo piano per fare sistema. Vorremmo inoltre valorizzare il marchio di qualità Aqua che ha un forte limite: sancisce la qualità ma non dà un valore aggiunto. Noi dobbiamo puntare sulla qualità. Infine sulla Ribolla gialla: “non ha concorrenti, dobbiamo tutelarla e farla conoscere”.
“In Europa stiamo giocando con delle regole che uno dei giocatori ha stabilito. Questa mi sembra una ragione per rimetterle in gioco. Credo quindi che Bruxelles debba tenere conto della volontà dei cittadini europei di cambiare e temere la loro volontà di cambiamento”.
“Il Friuli subisce limmigrazione terrestre, noi abbiamo messo in campo più misure: innanzitutto con il rafforzamento dei controlli al confine. Devo ringraziare il ministro Salvini, ha aumentato il personale e noi abbiamo messo a disposizione anche il Corpo forestale. Abbiamo fermato un maggior numero di persone che commerciano con le vite umane”, ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia nel corso del Forum allANSA. “Dobbiamo cercare di superare tutto il modello dellaccoglienza diffusa che ha colpito il nostro territorio. Evidentemente cè stata una carenza nella gestione dellimmigrazione; questo disagio avrebbe potuto aggravarsi” se non fossero state prese le misure adottate. “Stiamo finendo di costruire il Cpr (Centro per la permanenza e il rimpatrio) di Gradisca: noi siamo per più Cpr e meno accoglienza diffusa, cè più controllo”, ha concluso.
“La riforma Fornero è stata una delle misure che ha contribuito alla recessione del Paese. Nel momento in cui si va a bloccare il ricambio generazionale, dallaltro lato non si permette una prospettiva di vita e quindi si ammazzano i consumi interni”, ha detto il governatore Fedriga nel corso del Forum organizzato dallANSA. “Mentre lexport ha ripreso, la domanda interna ha avuto un crollo – ha commentato ancora Fedriga -. E vero che, anche nel periodo del precedente governo, il Pil è cresciuto ma in tutta Europa noi siamo quelli cresciuti di meno. E anche vero che questo è un problema strutturale del Paese”.
“Negli ultimi anni gli enti locali sono stati taglieggiati. Io sono convinto che la sussidiarietà sia fondamentale. Sono per valorizzare le Regioni e sono per alleggerire la Regione rispetto agli enti locali: chi mi ha preceduto ha accentrato, io voglio ridare capacità di scelta al territorio e ai comuni; sono favorevole alla sussidiarietà verso il basso, è il modello che funziona meglio”.
“Sono favorevolissimo al principio di autonomia rafforzata, anche perché il vecchio esecutivo, il governo Renzi, voleva tramutare le regioni a statuto speciale in ordinarie”, ha detto Fedriga. “Io personalmente sto avviando una trattativa per tutelare lautonomia della mia regione che negli ultimi anni è stata compressa – ha aggiunto – con tagli di circa 850 milioni lanno a partire dal 2010. Il tutto su un bilancio di 4,5 miliardi. Tutto questo è inaccettabile perché queste risorse sono state erogate per erogare servizi. I tagli – ha detto ancora il governatore – si sono fatti sentire anche sulla sanità, che però, ricordo, ce la paghiamo al 100% da soli, allo stesso modo dei servizi locali”.
“Abbiamo quattro comuni capoluogo in Friuli Venezia Giulia e tutti hanno perso tutti i fondi del Bando periferie ma probabilmente non cerano fondi sufficienti per tutti e cè chi dice che non cerano proprio i soldi. Il Governo precedente dovrebbe fare un mea culpa su questa vicenda”. “Fino ad oggi sono state finanziati solo i primi 24 progetti sulla graduatoria del Governo Renzi-Gentiloni – ha spiegato il governatore del Friuli Venezia Giulia; probabilmente cerano fondi solo per questi”, ha concluso. Poi ancora: “A livello locale è confermata lalleanza della Lega con il centrodestra. A livello nazionale è difficile fare una previsione. Spero che questo governo duri nei prossimi anni, per portare a compimento gli impegni presi con gli elettori e le forze politiche. Si tratta di un governo strano, che ha dovuto trovare punti di incontro tra soggetti attraverso una mediazione. Ma una quadra alla fine si trova. E più facile dialogare fra due che tra quattro, cinque o sei, come eravamo abituati precedentemente”. “Non mi preoccupa se con il deficit siamo all1,6 o al 2,5, serve una prospettiva sugli investimenti. Le politiche di austerità hanno fatto aumentare il debito pubblico, sono state fallimentari e una crisi economica non è mai stata risolta con una riduzione delle risorse – ha detto ancora Fedriga -. Bisogna capire cosa si vuole fare, non quanto si vuole spendere”.