“E’ una sentenza storica quella del Tar, perché stabilisce che non è stata fatta alcuna valutazione di impatto preventivo. E’ stata una decisione illegittima, fatta senza valutare i pro e i contro della scelta. La sentenza è importantissima, perché permette il risarcimento dei danni per un obbligo che è abusivo, quello di portare le mascherine al chiuso senza che sia stata fatta prima alcuna prescrizione o valutazione medica. Agiremo contro Conte e i suoi ministri ai sensi dell’articolo 28 della Costituzione per responsabilità personale, con volontà di dolo. Faremo un’azione collettiva per tutti gli italiani chiedendo loro i danni. Agiremo anche contro Draghi perché ha inserito la misura nel decreto legge 52/2021 e nei successivi. Ci dicano quali sono le disposizioni scientifiche che avallano la misura. La verità è che i governi se ne sono infischiati, non hanno fatto alcuna valutazione scientifica. La scelta risponde solo a criteri politici: c’è stato un eccesso di potere”. Questo il commento che l’avv. Francesco Scifo, ha rilasciato ai media, dopo aver avuto conferma che, definendolo ‘illegittimo’, il Tar del Lazio ha detto ‘No’ all’obbligo di mascherina a scuola, per gli studenti a di sotto dei 12 anni.
Viene così di fatto ‘smontato’ – ed appunto, definito ‘illegittimo’, ma solo a fini risarcitori – il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) del 14 gennaio 2021.
Con la collega, Linda Corrias, l’avv. Scifo rappresentano legalmente i genitori di una bimba di 9 anni dell’Alto Adige, che contestando l’obbligo imposto dal governo Conte (che prevedeva per i bimbi tra i 6 e gli 11 anni, di seguire tutte le lezioni in aula, indossando la mascherina), avevano deciso di presentare un ricorso.
Come denunciato dai ricorrenti, “l’imposizione dell’obbligo di indossare la mascherina, per tutto il tempo delle lezioni ‘in presenza’“, è sia immotivata e sia “viziata da difetto di istruttoria in quanto adottata in contrasto con le indicazioni fornite dal Comitato tecnico Scientifico e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, senza fornire alcun supporto a sostegno di tale determinazione”.
Dunque, definendo “sproporzionata e irragionevole” la scelta del governo, i genitori lamentano inoltre “che non sia stata adottata alcuna misura al fine di garantire che un minore, pur privo di patologie conclamate, possa essere esonerato dall’uso della mascherina in classe ove risenta di cali di ossigenazione o di altri disturbi o difficoltà“.
Max