TECNOLOGIA

Mascherine, niente riconoscimento facciale iPhone: ecco come risolvere il problema

Il coronavirus non ha solo seminato paura, morti e crisi sanitarie, sociali ed economiche ovunque; ma ha anche cambiato molto del nostro stile di vita.  Tra le tante nuove abitudini quella di usare mascherine facciali.

Necessario provvedimento per tutelare la nostra salute e quella altrui, ma anche uno strumento che ha complicato parecchie cose, compreso anche l’uso degli smartphone. Infatti ha reso più difficile l’interazione o per meglio dire il riconoscimento della nostra faccia da parte nostri smartphone.

Roba da poco penseranno in molti: ma comunque un problema, anche se per pochi, resta tale. E ad ogni modo ci sarebbe una soluzione.  Quale?

Mascherine, niente riconoscimento facciale: ecco la soluzione per iPhone

Il problema riguarda in particolare con gli iPhone che non danno opzioni di identificazione biometrica diversie dal riconoscimento del volto. Del resto anche in caso di utilizzo di guanti, il riconoscimento con impronta diventa impossibile. Non resta fatta che il pin.

Per fortuna Apple con la versione 13.5 di iOS e iPadOS ha risolto inserendo la possibilità di sbloccare il proprio dispositivo con il pin dopo un solo tentativo di riconoscimento facciale fallito al posto  di tre. Ma arriva la svolta: esiste un modo per indossare la mascherina senza rinunciare alla possibilità di sbloccare col volto lo smartphone.

Ad oggi una risposta concreta non c’è, ma Sensory fa trapelare qualcosa. La società della Silicon Valley che sviluppa prodotti legati all’AI ha annunciato che la sua piattaforma TrulySecure è stata adattata per andare incontro alle esigenze della “nuova normalità”. In che modo? Semplice: integrando un sistema che non solo permette all’utente di registrare l’immagine del proprio volto anche quando indossa una maschera, e in più, se questo non fosse sufficiente e l’identificazione fosse impossibile, sia in grado di dialogare con  i dati raccolti incrociandoli con il riconoscimento vocale.

Non è l’unica soluzione messa in cantiere, ne’ vi sono certezze. Ma anche gli smartphone e la Ai si stanno adattando alla nuova realtà delle mascherine post coronavirus.