“Rivolgo un appello all’utilizzo della mascherina o si dovrà richiudere. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna”, è il severo richiamo lanciato oggi da Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio.
Un monito ‘doveroso’ che trae però origine da una ‘disfunzione’ o, peggio, dalla ‘faciloneria’ di qualcuno che ha permesso che nella regione Lazio, nonostante i sacrifici fatti dai residenti, siano gli ‘stranieri’ a rendere pericolosa a situazione contagi.
Il Lazio rischia il lockdown ‘grazie’ agli extracomunitari
Come spiega infatti D’Amato, e c’è da ‘sbottare’ di rabbia, “Oggi registriamo un dato di 17 casi. Di questi 10 sono casi di importazione: 6 casi sono di nazionalità del Bangladesh, un caso dall’Iraq, due dal Pakistan e uno dall’India”, in poche parole, nemmeno la ‘soddisfazione’ di leggere di qualche contagio ‘locale’.
I positivi nella Capitale vengono da India e Bangladesh
Nello specifico, ha continuato l’assessore della Pisana, ”Nella Asl Roma 1 si registrano tre nuovi casi e di questi due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso di una persona in fase di pre-ospedalizzazione al Policlinico Umberto I. Nella Asl Roma 2 dei quattro nuovi casi nelle ultime 24 ore due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso riguarda una persona di nazionalità Indiana già posta in isolamento e un caso di una persona di rientro dal Pakistan ora ricoverato allo Spallanzani. Attivate le procedure del contact tracing internazionale”.
Anche nelle province laziali sono tutti extracomunitari
Ma non solo ha proseguito D’Amato, ”Nella Asl Roma 3 sono sei i nuovi casi nelle ultime 24 ore e di questi due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in – aggiunge – Un caso riguarda una donna con link familiare ad un caso di rientro dall’Iraq. Un caso riguarda una persona segnalata dal medico di medicina generale e una persona con link con un cluster familiare già noto. Infine per quanto riguarda le province si registrano quattro nuovi casi e di questi tre nella Asl di Frosinone si tratta di un uomo in accesso al pronto soccorso di Sora, e due donne in accesso al pronto soccorso di Frosinone. Un caso nella Asl di Rieti riguarda un uomo del Pakistan in accesso al pronto soccorso. Si registra un decesso nelle ultime 24 ore”.
Che altro aggiungere? Ma come diavolo funzionano questi ‘maledetti’ controlli?
Max