MARONI: O SI CAMBIA LA LEGGE DI STABILITA’ O SARA’ SCIOPERO FISCALE

 

’’stiamo pronti a fare la rivolta fiscale’’ contro una Legge di Stabilità che costringe ad aumentare le tasse o tagliare i servizi. Tuona Roberto Maroni, Governatore della Lombardia, alla manifestazione organizzata dalla Lega che ha visto la presenza di migliaia di partecipanti e che ha letteralmente bloccato il centro di Milano. Chiamparino, dal canto suo, apre alla trattativa su come modificare i tagli che la Legge di Stabilità ’accolla’ alle Regioni lasciandone comunque inalterato l’effetto (4 miliardi).il Governo insiste: possiamo rimodulare, ma il ’saldo’ quello deve rimanere. visto che la manovra è strettamente connessa alle riforme. renzi, quasi provocatoriamente, torna a parlare dello scontro con le Regioni e sottolinea come a fronte di una manovra così ampia siano state solo loro a protestare. (?)  Il governo – spiega il premier – è pronto a confrontarsi ma si deve partire dagli sprechi delle Regioni e non scaricare i tagli sui cittadini. Nel frattempo anche i Comuni tentano una mediazione. Ma la trattativa , da quanto si apprende, avverrebbe su tavoli diversi. Le Regioni paventano la necessità di tagliare servizi importanti ai cittadini come sanità e trasporti. Anche i Comuni temono che così si troverebbero a dover alzare le imposte locali. Sergio Chiamparino spiega:  “non c’è niente di irreparabile, la nostra volontà è di trovare un accordo, non fare i Masanielli per avere visibilità politica. Certamente non mi tiro indietro nel confronto credo anzi sia un mio dovere.Siamo animati da una volontà ferrea di trovare – un’intesa”.-  anche se ’’sarebbe meglio spostare un po’ il carico dal complesso degli enti locali a quello dei ministeri’’. Replica Poletti: “ognuno deve fare la propria parte, anche i ministeri la faranno come l’hanno fatta le altre istituzioni”.