È arrivato il giorno per l’udienza definitiva sul caso dei marò in India. Presso la Corte arbitrale permanente si deciderà il destino Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri della Marina sotto accusa per l’uccisione di due pescatori indiani nel 2012.
L’udienza avrà durata di due settimane protraendosi fino al 20 luglio, mentre entro sei mesi è attesa la sentenza.
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“Agli occhi dell’India non c’è presunzione di innocenza: i Marò erano colpevoli di omicidio ancora prima che le accuse fossero formulate”. Così si è espresso l’ambasciatore Francesco Azzarello, davanti al Tribunale arbitrale internazionale all’Aja, rivendicando per l’Italia la giurisdizione del caso nella giornata clou.
Azzarello inoltre ha ricordato che in India “ci sono stati ingiustificabili rinvii del processo. Sono state inventate speciali procedure, in violazione con la stessa Costituzione indiana”.
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“Le considerazioni umanitarie sono rilevanti: alla fine di questo arbitrato, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno stati privati, a vari livelli, della loro libertà senza alcuna imputazione per otto anni”, ha detto sempre Azzarello. Il Tribunale arbitrale internazionale all’Aja deciderà chi dovrà indagare e nel caso processare i due marò fra Italia e India.
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