Da Leone a Verdone, dai western alla Roma di borgata, vera, genuina.
Mario Brega è un’icona inimitabile del cinema italiano, simbolo di Roma e, più in generale, dell’Italia e delle sue innumerevoli sfaccettature.
A 25 anni dalla morte per infarto dell’attore simbolo della città eterna e dei suoi personaggi e delle sue contraddizioni, restano le ‘perle’ di quotidianità e le autentiche interpretazioni di un performer del celluloide che tutti amano.
Le sue citazioni, notissime a tutte le generazioni, impazzano sul web. Quali sono le più amate? E’ presto detto.
Mario Brega, le migliori citazioni. Ecco alcune delle frasi più amate del celebre attore romano. Le olive greche’ e il prosciutto in ‘BoroTalco’ (VIDEO)
«Come so’ ste olive?», diceva Mario Brega in uno dei film più riusciti delle sue saghe con Vergone. E’ forse questa la citazione più nota che ha accompagnato la carriera di Mario Brega.
“Senti st’olive, so bone, so greche. Come so’?», chiede Augusto. «So’ greche», risponde Sergio. Il film è Borotalco, pellicola di Verdone nella quale Brega interpreta il personaggio di Augusto, papà della compagna di Sergio (Carlo Verdone appunto).
https://www.youtube.com/watch?v=IqzbioVhkTU
«Te sei degnato finalmente de venì», dice al giovane impaurito, al quale aveva chiesto un incontro da uomo a uomo circa la relazione tra lui e la figlia.
I paragoni tra i gusti e i sapori dei prodotti che vende nella sua bottega e la vita di coppia sono continui in una scena intramontabile. «Senti sto prosciutto, è dolce, è un zucchero. Senti st’olive, so bone, so greche. Come so’?», chiede Augusto. «So’ greche», risponde Sergio, appunto.
E poi, la fase clou. “Te la sposi o non te la sposi?“. E il giovane trema. Ecco il video della scena integrale.
https://www.youtube.com/watch?v=IqzbioVhkTU
Sempre in Borotalco, uno dei film più riusciti di Verdone, è notissima la scena in cui Brega mette su una improvvisata con la figlia nella casa del fantomatico Manuel Fantoni, con il povero Sergio che fingeva di impersonarlo al cospetto di donne avvenenti.
«A balordo, a fregnacciaro», urla Augusto. E la futura moglie in lacrime. «Se sei n’omo vie qua, a infamone. Anvedi questo sta in mezzo a ste zoc…e. Pure con le negre vai», prendendolo a cinghiate.
Mario Brega, le migliori citazioni. Ecco alcune delle frasi più amate del celebre attore romano. Il clou in Bianco, rosso e Verdone (VIDEO)
Brega, attore romano ricordato dal pubblico per le sue prestazioni incredibilmente vere nei film di Carlo Verdone è però noto anche per aver preso parte a film clou di Sergio Leone nella trilogia del dollaro.
Brega morì 25 anni fa, il 23 luglio del 1994, stroncato da un infarto. Tra i film in cui ha raccontato meglio Roma “Un sacco bello”, il film must di Carlo Verdone.
Verdone lo scelse per i ruoli tipici del romano dopo un occasionale incontro a casa di Sergio Leone.
Di estrazione popolare, figlio del falegname Primo Brega, cresciuto nel quartiere Marconi, Mario Brega è citato da diversi artisti italiani, come nella canzone Supercafone del Piotta del 1999, in White Gangsta di Noyz Narcos e in Cali di tensione di Frankie Hi-Nrg.
Celebre la frase della scena in cui interpreta Ruggero padre di figli hippies: “io non so comunista così…io so comunista così”, è diventato un must goliardico.
https://www.youtube.com/watch?v=c0I4lCxdClY
In “Bianco, rosso e verdone”,1981, l’attore romano interpreta un rude camionista dalla mano leggera, che dopo aver causato un maxi tamponamento in galleria cerca aiuto per sfuggire alle conseguenze e si imbatte in Verdone che accompagna la nonna dai parenti al nord.
La donna ha bisogno di una iniezione e il rude camionista gliela farà con un tocco delicatissimo. “Sta mano po esse fero o po esse piuma”, dice. La frase è conosciutissima da tutti.
Ecco il video.
Mario Brega, le migliori citazioni. Ecco alcune delle frasi più amate del celebre attore romano: la trilogia del dollaro di Sergio Leone (VIDEO)
Mario Brega e Sergio Leone si conoscevano, poi, molto bene. Brega era solito portare frutta e verdure a casa di Sergio Leone. Dall’amicizia, al set. Brega recita nel ruolo del bandito Chico in “Per un pugno di dollari”, 1964.
Nell’anno successivo interpreta sempre un bandito in “Per qualche dollaro in più”. Nel 1966 chiude la trilogia del dollaro interpretando il caporale dell’esercito nordista Wallance, nel “Il buono, il brutto e il cattivo”.