Mario Balotelli e il messaggio al Milan: “Se serve un vice Giroud…”

(Adnkronos) – Mario Balotelli manda un messaggio al Milan: “Se serve, ci sono”, dice il 33enne attaccante, tornato a giocare in Turchia all’Adana. “A me Pioli piace. Il problema del Milan di oggi è che se Leao non sta bene, il Milan fa poco. Il Milan è molto Leao-dipendente. Il Milan ha bisogno di un vice-Giroud? Io sono qua”, dice ridendo. “San Siro non è uno stadio come gli altri. Non tutti riescono a gestire le pressioni di quello stadio, non è per tutti i calciatori. Oltre acquistare giocatori forti, la dirigenza deve prendere calciatori con tanta, tanta personalità”, aggiunge l’ex giocatore di Inter e Milan in un’intervista al microfono di TvPlay.it nella trasmissione Vox To Box.  

“Cosa penso di Mancini? E’ stato come un papà ai tempi dell’Inter e del City -prosegue ‘Super Mario’-. Ha sbagliato nell’ultima convocazione contro la Macedonia del Nord quando non mi ha chiamato. Ho rinunciato a determinate cose per giocare in campionati competitivi, e quelle cose le ho sofferte. Ma devo tanto a lui per la mia carriera. Capisco che quando entri nel giro della Nazionale, da allenatore, non tutto quello che vorresti puoi ottenere”. 

Per lo scudetto Balotelli vota Inter. “L’Inter quest’anno può vincere lo Scudetto. La vedo in vantaggio rispetto a Juventus e Milan, in questo momento. Per come sono messe in campo oggi, sicuramente l’Inter sta meglio. Qualitativamente e numericamente è una squadra forte. Marko Arnautovic è fortissimo, è un buon acquisto per l’Inter. Gli auguro di ritornare il prima possibile, di fare i gol, di fare il jolly per la squadra. Non è facile rimpiazzare Dzeko. Lui è un fenomeno. Ho giocato con lui, è un fenomeno vero. Dzeko ha fatto la finale al posto di Lukaku”. 

Balotelli andrebbe in Arabia Saudita? “Lì non stanno andando i ventenni. Se un giocatore dice che va lì per il campionato è un bugiardo. Poi se mi arriva una bella offerta, allora ci vado. Ma non dico che vado per il campionato. Solo pochi calciatori, quelli acquistati, sono forti. Il resto dei calciatori non sono all’altezza dei nuovi acquisti. Se il progetto dovesse funzionare, allora sarò il primo ad andare in Arabia”.