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Marina di Meana, il figlio adottivo attacca Lucrezia

“Il giudice per fare questa adozione aveva chiesto il benestare di tutti i parenti e Marina firmò questa adozione come moglie che dava il consenso. Io non ho mai rivendicato nulla: quello che ha scritto Marina sul testamento l’ho avuto e ho richiesto anche la liquidazione per i miei 30 anni di lavoro prima con Marina e poi, negli ultimi anni, con entrambi. Sono stato sempre accanto a loro e sono stato al fianco di Marina fino alla fine. Appena Marina aveva bisogno di me correvo subito al suo capezzale. Se si sentiva poco bene dormivo lì, alle tre di notte mi svegliavo e correvo per andare a vedere come stava”.
E’ un fiume in piena Andrea Cardella, ripercorrendo 30 dei suoi 56 anni passati accanto a Carlo e Marina Ripa di Meana e raccontando che, da pochi giorni (sottolineando “fortunatamente’”), è riuscito a trovare lavoro come cameriere in un ristorante. Ma a mandarlo su tutte le furie, non è tanto la sua attuale condizione economica, precipitata con la scomparsa dei genitori adottivi, quanto le dichiarazioni che Lucrezia, l’attrice figlia di Marina, ha rilasciato nel corso di un’intervista alla Cucarini a ‘La vita in diretta’.
Nello specifico, spiega ancora Cardella, ”quando ho letto che Lucrezia, alla domanda della Cuccarini che le chiedeva se le ceneri di Marina fossero state sparse in mare, come aveva espressamente chiesto sua madre nel testamento, lei aveva risposto: ‘no, le ceneri da due anni ancora ce le ho io perché me la voglio ancora tenere stretta a me’, sono caduto dalle nuvole”. Sottolineando che “Lucrezia Lante della Rovere non si sarebbe fatta troppo vedere dalla mamma malata”, l’uomo tiene però anche a precisare che “Marina voleva un bene dell’anima alla figlia. Lucrezia è una bella donna, una brava attrice ma non ha niente di sua madre. Marina era una donna del popolo, mentre Lucrezia ha preso dal ramo del padre, quello dei Lante della Rovere: è più impostata, più nobile. Marina si definiva una ‘pesciarola’ e forse lo sono anche io però Lucrezia no”.
“Marina aveva lasciato un testamento dove diceva che non voleva una funzione religiosa perché era atea, voleva essere cremata – ricorda il figlio adottivo – e voleva che le sue ceneri fossero sparse nel Mediterraneo, nei pressi del Monte Argentario dove c’è la tomba dei genitori e della sorella che morì anche lei di cancro. Quello che vorrei dire a Lucrezia è che spero faccia quello che ha chiesto Marina al più presto, niente di più”.
Poi Andrea torna al 2018, “quando si fece fare quella puntura per fare la sedazione profonda assistita che la fece addormentare per sempre”. Ormai prossima al sonno eterno, prosegue non senza commozione Andrea, “mi ha fatto chiamare dall’infermiera, quando andai da lei Marina mi disse: ‘ma allora Andrea questa puntura me l’avete fatta o no?’ e io le risposi: ‘certo ma non è immediata, tra un po’ lei si addormenterà’. Sono stato io a vederla in vita per l’ultima volta perché lei mi chiese di tenerle la mano stretta fino a che non si fosse addormentata“. Quindi, come indicavano le ultime volontà della nobile, la cremazione e le ceneri: “gliele portai io a Lucrezia perché lei è l’unica erede, io sono stato adottato da Carlo, lei le tiene in un angolo della cucina. Lucrezia mi telefonò a primavera mentre stava girando la seconda serie de ‘La strada di casa’ e mi disse: ‘Tanto a giugno finisco le riprese, poi troviamo un giorno in cui siamo liberi e andiamo a fare questa cosa’ e io le risposi che non c’erano problemi e di farmi sapere. Da allora non ne abbiamo mai più parlato fino a quando ho saputo quello che aveva detto a ‘La vita in diretta’”.
C’è da dire che il cronista dell’agenzia di stampa AdnKronos, dopo queste dichiarazioni di Cardella ha tentato di mettersi in contatto con l’attrice, che però ha preferito non commentare, preferendo trincerarsi dietro il silenzio.
Ma Andrea non ci sta ed annuncia che “sto scrivendo un libro sui miei 30 anni accanto alla famiglia Ripa di Meana lì dirò tutto, la verità nuda e cruda”.
Chissà cos’altro mai uscirà…
Max

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Di
Max Tamanti